NavigATTori, divagAzioni EstivE “È pericoloso dare gratis ai giovani molte cose che costarono carissime ai più anziani.”

  1. La #Bacheca: #STORIERoberto Ciotti è stato un chitarrista italiano.
  2. #Amore è #Raccontare la #BellezzaMino Maccari nasce a Siena, in Via San Girolamo il 24 novembre 1898; da madre senese, Bruna Bartalini, e padre colligiano, Latino Maccari di Leopoldo
  3. #i#Dischi – .Stilelibero album del cantautore romano Eros Ramazzotti, uscito il 27 ottobre 2000
  4. #alTempoNelTempo – La serata finale della quarantunesima edizione del Festivalbar si è svolta all’Arena di Verona il 15 settembre del 2004, organizzata dal patron Andrea Salvetti, condotta da Marco Maccarini e Irene Grandi. 

Roberto Ciotti (Roma, 20 febbraio 1953 – Roma, 31 dicembre 2013) è stato un chitarrista italiano.

Avvicinandosi al jazz e al blues, Roberto Ciotti entra nel gruppo di rock progressivo dei Blue Morning, formato da Maurizio Giammarco (sax), Nino De Rose (vibrafono), Franco Tallarita (basso), Alvise Sacchi (Batteria). Nel 1973, dopo l’uscita di De Rose e Tallarita, al quale subentra Sandro Ponzoni, registra l’unico omonimo, prodotto da Antonello Venditti e pubblicato dalla IT, la casa discografica di Vincenzo Micocci, su etichetta Tomorrow. Con il gruppo partecipa, nello stesso anno, alle registrazioni dell’album Alice non lo sa di Francesco De Gregori.

Dopo l’incisione del disco forma, sempre con Ponzoni e Minotti, il trio Big Fat Mama, che effettua numerosi tour nel biennio 1974-1975, senza però incidere alcun album. Conosce quindi Edoardo Bennato, con cui collabora come chitarrista negli album La torre di Babele e Burattino senza fili (collaborerà nuovamente con il cantautore partenopeo nel 1990); firma quindi un contratto con la Cramps, per cui pubblica i suoi primi due LP da solista, in cui si accosta al blues. Il 27 giugno del 1980, alle ore 16:00 circa, apre allo stadio di San Siro il concerto milanese di Bob Marley. Il terzo album, pubblicato con la RCA Italiana, Rockin’ Blues del 1982, viene presentato interamente nel corso di 12 puntate del programma televisivo Mister Fantasy, condotto da Carlo Massarini.

Ha partecipato alla realizzazione delle colonne sonore dei film di Gabriele Salvatores, Marrakech Express e Turné. Scrive anche la colonna sonora della commedia noir ” L’Anno prossimo…vado a letto alle dieci”, di Angelo Orlando, dove compare in una scena, mentre canta e suona la chitarra sotto la pioggia, sotto un ombrello piantato a terra. Firma anche la colonna sonora di Provocazione di Piero Vivarelli.

Nel 2006 scrive la sua autobiografia, edita da Castelvecchi ed intitolata Unplugged a cui allega un cd acustico con i suoi grandi successi. Il libro viene accolto positivamente dalla critica e permette di conoscere in modo più approfondito la vita del bluesman romano. Nel 2010, il compositore-chitarrista amico Giovanni Tangorra gli dedica ‘Blues my home’, nel suo secondo cd.

  • Unplugged. Con CD Audio
  • di Roberto Ciotti
  • Castelvecchi, 2007

Roberto Ciotti è tra i più grandi bluesman italiani e ha composto decine di canzoni di successo, tra cui la colonna sonora del film di Gabriele Salvatores Marrakesh Express. Ha suonato come chitarrista solista con i più grandi musicisti del mondo, e per due anni è stato negli Stati Uniti come chitarrista del gruppo di Ginger Baker (ex-Cream). Ha insegnato a suonare la chitarra a Federico Zampaglione dei Tiromancino e ad Alex Britti. Questo libro è la sua autobiografia ma è anche un CD in versione tutta acustica “Unplugged”, completamente nuovo e prodotto appositamente per questa occasione.

Edoardo Bennato – voce, armonica, chitarra
Ernesto Vitolo – pianoforte
Tony Di Mauro – chitarra
Gigi De Rienzo – basso
Andrea Sacchi – chitarra
Roberto Ciotti – chitarra, dobro
Tony Esposito – percussioni
Maurizio Bianchini – percussioni, vibrafono, corno, tromba
Alberto Ravasini – basso, flauto
Sandro Lorenzetti – batteria
Robert Fix – sassofono contralto, sassofono tenore

Mino Maccari nasce a Siena, in Via San Girolamo (cane e gatto), il 24 novembre 1898; da madre senese, Bruna Bartalini, e padre colligiano, Latino Maccari di Leopoldo. Il padre fu insegnante di latino presso gli istituti magistrali di Urbino, Trani, Milano, Genova, San Remo e Livorno, pertanto Mino, con la sorella Maria, trascorse l’infanzia e l’adolescenza con la famiglia nelle varie sedi dove il padre insegnò, avendo come unico punto di riferimento la casa del nonno paterno a Colle di Val d’Elsa, dove ogni anno insieme alla famiglia vi trascorreva il periodo estivo.
Compie i suoi studi presso varie sedi scolastiche ed ad Urbino frequenta anche l’accademia delle belle arti.
Nel 1913 partecipa al Concorso, come volontario, alla 1° classe della Regia Accademia Navale a Livorno ma viene dichiarato inabile per deficienza visiva.
Nel 1914, a San Remo, si fa promotore e costituisce la “Società della Burella” dove raccoglie alcuni giovani pensatori e poeti tra i quali Mario Gatti, Michele Borca d’Olmo e Antonio Marsaglia ma l’associazione, a causa dei continui litigi tra gli associati, ha una breve durata.
Compiuti gli studi liceali, nel 1915 s’iscrive alla facoltà di Giurisprudenza a Siena ma, nel 1916, viene chiamato alle armi. Inviato a Modena alla Scuola-Accademia Militare, in questa città conosce la triestina Anna Maria Sartori che poi diverrà sua moglie. Ai primi di settembre del 1917 è in zona di guerra, con il grado di Sottotenente di Artiglieria da Campagna ed assegnato all’84° batteria da cannoni da 105
Durante l’avanzata degli Austro-Tedeschi verso l’Isonzo nel giugno 1918 viene fatto prigioniero. Con l’armistizio di Villa Giusti del 4 novembre, Maccari rientra a Colle di Val d’Elsa.
Tornato a casa riprende gli studi e nel 1920 si laurea in giurisprudenza ed inizia la pratica forense presso lo studio dell’avvocato Dini di Colle di Val d’Elsa, l’attività forense però non lo entusiasma ed inizia, nel tempo libero, a disegnare ed incidere sul legno.
Nel 1922 espone per la prima volta col gruppo Labronico di Livorno.
Nel 1924 inizia a curare la redazione e la stampa d’un giornaletto “Il SELVAGGIO”, rivista quindicinale a sfondo politico, fondata da Angelo Bencini, che viene stampata a Colle di Val d’Elsa; inizia così un’intensa e continuativa produzione di incisioni che illustreranno il periodico per tutta la sua durata.
Nel 1926 Maccari assume la direzione del giornale portando la redazione a Firenze ed accentuandone il carattere artistico e letterario con la partecipazione di Giorgio Morandi, A. Soffici, A. Palazzeschi, R. Romanelli e altri.
Nel 1927 a Firenze, apre la “Stanza del Selvaggio”, piccola galleria d’arte inaugurata da Giuseppe Bottai.
Nel 1928 partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia.
Nel 1929, trasferisce la redazione del suo giornale a Siena ed espone alcune puntesecche alla Seconda Mostra del Novecento Italiano a Milano. minomaccaricolle.it/biografiaminomaccari

  • I PIU’ NOTI AFORISMI DI MINO MACCARI
    Estrapolazioni aforistiche da: “L’Italiano” (Il farnetico) – “Gli avvertimenti” – “Antipatico”
    “Il Selvaggio” (Spuntature – Mattatoio – Fondi di Magazzino – Punture – Pillore) “L’Almanacco”
  • I mediocri ci odiano. Buon segno!
  • È pericoloso dare gratis ai giovani molte cose che costarono carissime ai più anziani.
  • Ogni imbecille tollerato è un arma regalata al nemico.
  • L’attività del cretino è molto più dannosa dell’ozio dell’intelligente.
  • Conosciuti bene i furbi ci si vanta di essere fessi.

Stilelibero è l’ottavo album del cantautore romano Eros Ramazzotti, uscito il 27 ottobre 2000. La versione del disco pubblicata in lingua spagnola è intitolata Estilo libre. Secondo quanto dichiarato da Eros Ramazzotti, Stilelibero è un album «fatto di corsa»: il cantautore ha infatti affermato che, dopo essersi concentrato sulla realizzazione dell’album Come fa bene l’amore di Gianni Morandi, avrebbe voluto pubblicare il proprio lavoro discografico solo nel 2001, ma la casa discografica ha preferito anticiparne l’uscita.

Sei la sola salvezza che c’è
Sei la sola verità
Che vive dentro me (che vive, vive, vive)
Che vive dentro me (che vive, vive, vive)
Il mio amore per te
Compositores: Adelio Cogliati / Eros Ramazzotti / Giuseppe Dettori / Luca Chiaravalli

L’album è stato anticipato dal singolo Fuoco nel fuoco, un brano che narra di un amore passionale che brucia troppo in fretta, musicalmente definito da alcuni critici come una ballata svelta, nella quale la melodia italiana è accompagnata da uno spirito nero e da arrangiamenti latineggianti. Le collaborazioni presenti all’interno del disco sono molteplici. Più che puoi è un duetto tra il cantautore romano e Cher, che ha come oggetto una sorta di inno alla vita. Il brano Improvvisa luce ad est vede invece la partecipazione di Lorenzo “Jovanotti” Cherubini, che ha firmato il testo del brano. A proposito della collaborazione, Jovanotti ha dichiarato che si tratta di «una canzone d’amore, la storia di uno che è stato lasciato dalla sua ragazza», aggiungendo che «il brano è la cronaca del suo primo giorno senza di lei». In occasione della presentazione del disco, avvenuta il 23 ottobre 2000, Eros Ramazzotti e Jovanotti hanno eseguito in duetto il brano Improvvisa luce ad est. In diversi brani compaiono inoltre musicisti di grande fama, come Steve Ferrone, Michael Landau, Nathan East e Greg Phillinganes.

Eros Ramazzotti – Stilelibero
Etichetta:Ariola – 74321 792232, BMG Nederland BV – 74321 792232
Formato:CD, Album, Enhanced
Paese:Europe
Uscita:
Genere:ElectronicRockPop
Nella mente solo lei
sulla pelle ancora lei
come un fuoco che non so lavare via
e negli occhi miei che sognano
io la vedo come un angelo
proprio lei che
un angelo non è…
Irene Grandi – Sposati Subito
Etichetta:CGD – 0140 15497-2
Formato:CD, Single, Promo
Uscita:

Raf – In tutti i miei giorni (Full HD) – 21.09.2004 – Festivalbar

La serata finale della quarantunesima edizione del Festivalbar si è svolta all’Arena di Verona il 15 settembre del 2004, organizzata dal patron Andrea Salvetti, condotta da Marco Maccarini e Irene Grandi. Tra le altre città coinvolte ad ospitare l’evento, citiamo le piazze di Milano, Catania e Lignano Sabbiadoro.

  • Festivalbar 2004 | Cantanti in gara
  • Zucchero – “Il grande Baboomba”
  • Eros Ramazzotti – “Ti vorrei rivivere”
  • Biagio Antonacci – “Convivendo”
  • Eamon – “Fuck it (I don’t want you back)”
  • Luca Dirisio – “Calma e sangue freddo”
  • Max Pezzali – “Lo strano percorso”
  • Jamelia – “Superstar”
  • Eiffel 65 – “Voglia di dance all Night”
  • R.E.M. – “Leaving New York”
  • Raf – “In tutti i miei giorni”
  • Emma Bunton – “Maybe”
  • Articolo 31 – “Senza dubbio”
  • Simone Tomassini – “Il mondo che non c’è”
  • Daniele Groff – “Come sempre”
  • Mango – “Ti porto in Africa”
  • Vasco Rossi – “Come stai”
  • Anastacia – “Sick and tired”
  • Marco Masini – “E ti amo”
  • Amy Winehouse – “Stronger than me”
  • Alanis Morissette – “Everything”
  • Alexia – “You need love”
  • Avril Lavigne – “Don’t tell me”
  • Pooh – “Capita quando capita”
  • Piero Pelù – “Prendimi così”
  • Pino Daniele – “Dammi una seconda vita”
  • Paolo Meneguzzi – “Baciami”
  • Paola & Chiara – “Blu”
  • Neffa – “Lady”
  • Max Gazzè – “Annina”
  • Maroon 5 – “This love”
  • Kaleidoscópio – “Você me apareceu”
  • Luka – “Tô nem aí”
  • Muse – “Time is running out”
  • Max De Angelis – “Nuda”
  • Mario Venuti – “Nella fattispecie”
  • Tiromancino – “Amore impossibile”
  • Le Vibrazioni – “Sono più sereno”
  • Francesco Renga – “Ci sarai”
  • Daniele Ronda – “Come pensi che io”
  • Kevin Lyttle – “Turn me on”
  • Lionel Richie – “Just for you”
  • Caparezza – “Vengo dalla luna”
  • Joss Stone – “You had me”
  • The Rasmus – “In the shadows”

#ascoltando Deseo (meaning desire or wish) is the sixth solo album by Yes lead singer Jon Anderson, released in 1994. Augmented by well-known artists from across South and Latin America, with cameos from María Conchita Alonso, Cecilia Toussaint, Milton Nascimento, and many others.

Bless This
Featuring [With] – Deborah Anderson
Voice – Vanessa Mixco

John Roy “Jon” Anderson (Accrington, 25 ottobre 1944) è un cantautore e polistrumentista britannico, storica voce del gruppo di rock progressivo Yes. Anderson appare in tutti gli album in studio della band tranne Drama, Fly from Here, Heaven & Earth e The Quest. Tuttora attivo sulla scena musicale, ha collaborato con numerosi altri artisti (fra i quali spiccano Vangelis e più recentemente Jean-Luc Ponty) e prodotto una ricca e varia discografia solista. Dotato di un particolarissimo timbro di voce, riesce a cantare con un’estensione pari per lo meno a un mezzosoprano pur mantenendo il carattere maschile del cantato, senza mai usare il falsetto. Come paroliere, è famoso inoltre per lo stile astratto e immaginifico dei suoi testi, ricchi di riferimenti letterari, filosofici e storici, che spesso privilegia la musicalità dei versi rispetto alla comprensibilità del loro significato. wikipedia.org

#GENERAZIONI #RITRATTI – #Summer2022 “La pace è qualcosa che non conosciamo, che soltanto cerchiamo e immaginiamo.”

  1. La #Bacheca: #STORIENaná Vasconcelos è stato un musicista brasiliano.
  2. #Amore è #Raccontare la #Bellezza – Le sfumature colorarono i loro silenzi, perché è nelle piccole cose che vive la felicità. da “Il bambino e la brasiliana” di Luca Giacomozzi
  3. #PiovonoLibri – Il giuoco delle perle di vetro è un romanzo filosofico fantastico del 1943 di Hermann Hesse.
  4.  #i#DischiKing Crimson – THRAK

Naná Vasconcelos (Recife, 2 agosto 1944 – Recife, 9 marzo 2016) è stato un musicista brasiliano.

Naná Vasconcelos imparò a suonare da bambino, usando le pentole e le padelle di casa. Il suo primo contatto con gli strumenti a percussione fu all’età di 7 o 8 anni, quando Naná iniziò a suonare con il padre i bongo e maracas in un ensemble a Recife.

All’età di 12 anni si esibiva già con suo padre in una banda musicale nei bar e partecipava a gruppi locali di maracatu. Ha prima imparato a suonare la batteria e poi a suonare il berimbau. Nel corso della sua carriera ha sempre avuto una predilezione per gli strumenti a percussione e negli anni ’60 è diventato famoso per il suo talento con il berimbau. Nel 1967 si trasferisce a Rio de Janeiro dove registra due LP con Milton Nascimento. L’anno successivo, insieme a Geraldo Azevedo, si reca a San Paolo per partecipare al Quarteto Livre, che accompagna Geraldo Vandré al III Festival Internacional da Canção.

All’inizio degli anni ’70, ha formato il Trio do Bagaço, con Nélson Angelo e Maurício Maestro, esibendosi con il gruppo in Messico su invito di Luis Eça. Fu in questo stesso periodo che Gato Barbieri, sassofonista argentino, lo invitò a far parte del suo gruppo, aiutando il percussionista a ottenere riconoscimenti internazionali, iniziando una lunga carriera fuori dal Brasile. Con il musicista argentino si è esibito a New York e in Europa, con particolare attenzione al Montreux Jazz Festival, in Svizzera, dove il percussionista ha incantato pubblico e critica. La sua discografia è ampia quanto i progetti musicali in cui è stato coinvolto. Si è esibito come percussionista al fianco di diversi artisti internazionali come B.B. King, Jean-Luc Ponty, David Byrne, Jon Hassell, Egberto Gismonti, Pat Metheny, Björk, Evelyn Glennie e Jan Garbarek. Ha formato, tra il 1978 e il 1982, insieme a Don Cherry e Collin Walcott, il trio jazz CoDoNa, con il quale ha pubblicato 3 album, in uno stile musicale definito world jazz. Nel 1981, ha suonato al Woodstock Jazz Festival, per commemorare il decimo anniversario del Creative Music Studio. Nel 1998, Vasconcelos ha contribuito con la canzone Luz de Candeeiro all’album Onda Sonora: Red Hot + Lisbon, una compilation di beneficenza per la lotta contro l’AIDS, prodotta dalla Red Hot Organization.

Bass – Alphonso Johnson
Classical Guitar, Guitar [Chitarra Battente], Mandolincello – Pino Daniele
Contrabass – Rino Zurzolo
Drums – Agostino Marangolo
Keyboards – Joe Amoruso
Percussion – Naná Vasconcelos

Nel 1984 ha suonato per l’album Singing Drums di Pierre Favre con Paul Motian; ha suonato, con Ralph Towner, anche nell’album If You Look Far Enough di Arild Andersen. In Italia ha collaborato a varie incisioni e tour di Pino Daniele e nel 1976 incide in Italia con il chitarrista Saro Liotta l’album L’attesa, dedicato alla musica Etnico Brasiliana al fianco del bassista Italiano Mario Scotti. Nel 1991 ha collaborato con Eduardo De Crescenzo, partecipando sia alla registrazione che alla tournée del disco Cante Jondo accompagnandolo anche al Festival di Sanremo per il brano E la musica va.

Nel 2013, il musicista ha realizzato la colonna sonora del film d’animazione O Menino e o Mundo di Alê Abreu, candidato all’Oscar per il miglior film d’animazione nel 2016.

Nel 2015, Naná ha lanciato un progetto con il cantante Zeca Baleiro e Paulo Lepetit chiamato Projeto Café no Bule. Naná Vasconcelos ha vinto, per otto anni consecutivi (1983-1990), il premio come miglior percussionista dell’anno dalla prestigiosa rivista DownBeat. wikipedia.org

C’era una volta…Ho pensato una notte intera alle parole da usare per poter raccontare questa storia. Beh! Non ci crederete, non sono riuscito a trovarle. Già, avete capito bene, non ho trovato le parole. E’ buffo no?! Avete pensato a quante parole ognuno di noi conosce. Quante saranno? Centinaia, migliaia, milioni?..Boh! Eppure ci sono delle volte che rimaniamo senza parole. E’ strano, anche perché rimanere senza parole non è proprio come rimanere senza zucchero. Come si fa? Perché succede? Quale il motivo?… Che stupido. E’ inutile che lo sto chiedendo a voi, tanto non avreste parole per rispondere… Rimasi immobile, con lo sguardo rivolto verso quella tenda rossa, cercando oltre quel limite un qualcosa che non finisse mai, ed è stato lì che ho capito una cosa, che certe volte nella vita viviamo dei giorni, delle ore, degli istanti, che non si possono raccontare, ma solo vivere.

La storia ebbe inizio qualche tempo fa. Era primavera. Una primavera non tanto diversa dal solito, almeno fino al momento del loro incontro. Le giornate iniziavano ad essere sempre un pochino più lunghe, le sere meno fredde ed il sole sempre più caldo. Arrivò un’improvvisa notte d’autunno. Arrivò così rapidamente che sorprese il bambino e la ragazza seduti sul tappeto di una piccola stanza. Era la camera della ragazza. “Il Brasile imprigionato dentro quattro mura”. Quel paese era chiuso li dentro, ma era libero, perché quella stanza aveva un piccolo particolare, non aveva il tetto. Avete capito bene, la camera della brasiliana non aveva il tetto. Lo tolse lei il giorno in cui capì che il sogno che aveva nell’anima doveva essere lasciato libero di andare. Se fosse riuscita a farlo sarebbe stato lui a condurla nel paese che amava.

Non so dirvi come andò a finire quella storia, forse è ancora troppo presto per farlo, chissà. Posso solo dirvi che una notte ho visto il bambino, sdraiato su un prato verde fissare le stelle. Ho visto la ragazza brasiliana sdraiata su un prato verde fissare le stelle. Guardavano tutti e due nello stesso momento uno stesso punto. Era la loro stella, quella dove avevano fermato la loro storia, per fare in modo che nessuna nuvola, nessun rumore potesse mai rovinare la magia del loro incontro. Avevano qualcosa in comune…sogni, speranze, amore. Trovarono la magia nelle cose di tutti i giorni.
Impararono ad ascoltare, ad ascoltarsi, a non trascurare mai nulla di quello che provavano. Le sfumature colorarono i loro silenzi, perché è nelle piccole cose che vive la felicità. da “Il bambino e la brasiliana” di Luca Giacomozzi

Il giuoco delle perle di vetro (titolo originale tedesco Das Glasperlenspiel) è un romanzo filosofico fantastico del 1943 di Hermann Hesse. Fu l’ultima opera dello scrittore tedesco, il quale iniziò a scriverla nel 1931, con l’intento di realizzare il proprio capolavoro; l’opera vide le stampe in Svizzera dodici anni dopo. Viene talvolta chiamata anche Magister Ludi, “maestro di gioco”, dal nome di uno dei personaggi; questa locuzione latina può essere intesa anche come gioco di parole, avendo ludus entrambi i significati di “gioco” e di “scuola”. Il libro fu una delle opere che contribuirono all’attribuzione a Hesse del Premio Nobel per la letteratura nel 1946.

Il romanzo tratta di un ordine composto di soli intellettuali e collocato nella immaginaria regione di “Castalia”, in un futuro remoto. La voce narrante del romanzo è uno storico dell’epoca. Nella narrazione compaiono solo riferimenti vaghi al mondo di oggi, in genere rappresentato come un passato intellettualmente oscuro e decadente (l’Era del feuilleton). La vita dei monaci del romanzo, così come i cerimoniali che osservano, è caratterizzata da una commistione di elementi della ritualità occidentale e orientale. Le vicende di cui narra il romanzo sono imperniate sulla vita di Josef Knecht, un piccolo orfanello le cui doti vengono notate dal maestro di musica e che gli consentiranno di venire ammesso in Castalia oltre ad avere accesso fin da giovane alle scuole che formano “l’élite” dei giocatori di perle. La natura dell’animo di Knecht colpisce immediatamente i suoi insegnanti e i suoi amici, generando fiducia, e ciò farà sì che al giovane studente in pochi anni vengano riconosciuti meriti fuori del comune, fino al punto che, una volta cresciuto, verranno affidati a Josef compiti diplomatici di grandissima importanza per la piccola comunità Castalia, di fatto esterna al mondo comune, dove vivevano gli uomini normali.

Il suo compito da ragazzo prima (col suo compagno Plinio Designori) e da giovane uomo poi (con padre Jacubus) è quello di difendere, in accesi dibattiti, la legittimità e la natura di questa regione in cui si coltivano lo spirito, la meditazione e il gioco delle perle. In questi importanti confronti con uomini mondani, il protagonista del romanzo sviluppa una sua idea sul mondo esterno alla Castalia e sul rapporto che queste due realtà differenti hanno intrattenuto per secoli, oltre che sulla natura di tutti coloro che vivono al di fuori dalla provincia del sapere. I successi riscontrati, una sensibilità fuori dall’ordinario e un altrettanto notevole fascino, oltre che una padronanza eccezionale del gioco fanno sì che Josef si affermi come Magister ludi in età ancora giovane, specialmente se confrontata con quella dei suoi predecessori. La carica di Magister ludi è di fatto la più importante onorificenza raggiungibile a Castalia e con essa si accompagnano notevoli impegni e doveri, che vengono svolti dal Magister in maniera esemplare. Nella vita degli intellettuali del romanzo un ruolo centrale viene svolto da un gioco (immaginario), il “gioco delle perle di vetro” che dà il titolo all’opera. Le regole del gioco non vengono mai spiegate, ma si intuisce che siano estremamente sofisticate. In qualche modo, il gioco si basa su una sintesi di tutto lo scibile umano; le mosse dei giocatori consistono nello stabilire relazioni fra soggetti apparentemente lontanissimi fra loro (per esempio, un concerto di Bach e una formula matematica). wikipedia.org

La pace non è una paradisiaca condizione originaria, né una forma di convivenza regolata dal compromesso. La pace è qualcosa che non conosciamo, che soltanto cerchiamo e immaginiamo. La pace è un ideale. 

Robert Fripp (Wimborne Minster, 16 maggio 1946) è un chitarrista, polistrumentista e compositore britannico fondatore dei King Crimson nel 1969 e compositore della maggioranza del materiale del gruppo.

Fripp è considerato uno degli strumentisti più originali, imitati e sofisticati nella storia della chitarra elettrica, nonché tra le figure più importanti del panorama progressive in generale. Attualmente vive a Pershore, nel Worcestershire. È sposato con la cantante e attrice Toyah Willcox. Nel 1967 fonda il suo primo gruppo con il bassista Peter Giles ed il batterista Michael Giles. Il gruppo si chiama Giles, Giles & Fripp e pubblica due singoli e un album, The Cheerful Insanity of Giles, Giles & Fripp. Nel 1969 fonda con Greg Lake, Michael Giles, Ian McDonald e il poeta Peter Sinfield i King Crimson. Nel 1970, dopo che Greg Lake lascia il gruppo, ne diviene leader, imponendo alla band una svolta più sperimentale e atonale. Oltre alla sua attività all’interno delle varie incarnazioni dei King Crimson, in cui è l’unico membro sempre presente, collabora con musicisti come Brian Eno (insieme al quale ha inventato e perfezionato la tecnica detta frippertronics), David Bowie, Peter Gabriel, Peter Hammill, Van der Graaf Generator, Andy Summers e David Sylvian. Nel 1974 scioglie i King Crimson e dedica i tre anni successivi allo studio delle discipline di Georges Ivanovič Gurdjieff.

Nel 1977 contribuisce alla registrazione dell’album di David Bowie Heroes registrando tutte le sue linee soliste in una sola giornata; in particolare è notevolmente inusuale il suono di chitarra quasi “a sirena” che è presente in Heroes. Nei due anni successivi è a New York dove registra il suo primo disco da solista, Exposure. Dal 1981 al 1984 incide tre album con i riformati King Crimson (Discipline, Beat e Three Of A Perfect Pair) e procede quindi, il 25 marzo 1985, alla fondazione della propria scuola di chitarra, per la quale studia e insegna un nuovo approccio allo strumento, noto come Guitar Craft: un connubio tra disciplina musicale, tecniche yoga ed il metodo Alexander adottato dalle scuole di recitazione. wikipedia.org

King Crimson-THRAK copertina album

“THRAK”, dinosauri progressivi a piede libero per le strade degli anni ’90 Il disco in questione è importante poiché sancisce la rinascita dei KC – sciolti dal chitarrista/mastermind dopo il tour in supporto al precedente “Three Of A Perfect Pair” – pur mantenendo parte di quella fortunata line-up, e a mio avviso la migliore dalla nascita del collettivo, composta da Belew, Levin e Bruford a supportare (e presumo sopportare) Fripp con l’aggiunta altrettanto fortunata del tocco devastante di Trey Gunn con la sua Warr Guitar e delle intricate trame percussive di Pat Mastellotto. Sin dalla copertina è chiaro il percorso che il double-trio intraprenderà nei brani, una strada irta di oscurità e pesantezza mitigata – o implementata – dall’incredibile estro melodico dei sei e in particolare di Adrian che con la sua voce e le sue imperiose pennate ritmiche di chitarra dona intensità ad ogni singolo brano (forse forte dell’esperienza in studio con Reznor) e a dimostrarlo c’è l’irraggiungibile potenza obliqua e ottundente di Dinosaur, canzone che svetta su tutte per la sua struttura classica ma che porta il Re a testa alta nei feroci anni ’90, ancora comunque ubriachi del proprio gusto seventies per le avanguardie e la struttura delle composizioni. – Fabio Marco Ferragatta ⋅ 3 Aprile, 2018

King Crimson – THRAK
Etichetta:Virgin – 7243 8 40313 2 9
Formato:CD, Album
Paese:USA & Europe
Uscita:
Genere:Rock

#Summer1994 – ROMA – Strada facendo, Claudio Baglioni è approdato allo sport. Il suo ultimo piccolo grande amore è il nuoto, per il quale tornerà alla ribalta dopo due anni di assenza. Sarà lui a scrivere (gratuitamente) parole e musica dell’ inno ufficiale dei mondiali, in programma a Roma dall’ 1 all’ 11 settembre. Per adesso si sa solo che la canzone si chiamerà “Acqua nell’ acqua”, gli altri particolari saranno svelati la sera della cerimonia inaugurale, il 31 agosto. “Ci sono segni d’ acqua in molte mie canzoni – ha scritto nel suo messaggio di saluto – l’ elemento naturale, il più naturale: acqua come acqua, origine e vita. Acqua come cammino, come musica, memoria, sorgente di idee, di emozioni”. Se i pubblicitari propongono Battisti e Jovanotti per riscrivere l’ inno nazionale, Baglioni può sicuramente andar bene per i mondiali di nuoto… Il brano di Baglioni sarà eseguito in un’ immensa “fontana danzante” grazie a una curiosa coreografia acquatica. Con lui sarà in scena una grande orchestra sinfonica giovanile composta da 10 violini primi, 10 secondi, 6 viole, 6 celli, 4 mandolini ed un’ arpa. Il comitato organizzatore intanto sta fornendo dati su una manifestazione che registrerà il record assoluto di paesi iscritti: 106. Gli atleti in gara saranno 1603, 1000 sono le richieste di accreditamento per giornalisti, fotografi e operatori Tv, oltre due chilometri di tubazioni per collegamento filtri e impianti di depurazione, e infine 13.262 litri di acqua per riempire tutte le vasche. Sei miliardi, l’ impegno economico del comitato. archivio/repubblica/1994/08/03

#Generazioni #Ritratti (Che cos’è un’emozione?), “Le ragazze felici sono le ragazze più belle.”

  1. #RosedaAmare #Tratti e #Ritratti #AlFemminile – Melissa Satta è una showgirl, modella e conduttrice televisiva italiana con cittadinanza statunitense nata a Boston da genitori italiani del Sassarese che si trovavano per lavoro negli Stati Uniti.
  2. #PasseggiArte – Marzio Tamer. Pittore a tempera e acquarellista
  3.  #i#DischiAl Jarreau – In London
  4. #AnniOTTANTA – Various – Festivalbar ’85
  5. #NarrazioniOlimpiche  #StorieCarolina Kostner è una pattinatrice artistica su ghiaccio italiana.
  6. #Amore è #Raccontare la #BellezzaArtemisia Sanchez di Santo Gioffrè
  7. #RosedaAmare #Tratti e #Ritratti #AlFemminile – Ana Paula Oliveira è un arbitro di calcio brasiliana.

Melissa Satta è una showgirl, modella e conduttrice televisiva italiana con cittadinanza statunitense nata a Boston da genitori italiani del Sassarese che si trovavano per lavoro negli Stati Uniti. Tale circostanza le garantisce anche la cittadinanza statunitense. Durante il liceo ha praticato sport come il karate, a livello agonistico, diventando cintura marrone; poi ha giocato a calcio con la squadra femminile del Quartu Sant’Elena.

Nel 2004, dopo aver conseguito il diploma di liceo classico, si trasferisce a Milano per iscriversi alla IULM, dove non consegue il titolo, per iniziare una carriera nel mondo dello spettacolo.

Nel novembre 2011 ha allacciato una relazione con il calciatore Kevin-Prince Boateng: il 15 aprile 2014, a Düsseldorf, è nato il loro primo figlio Maddox Prince Boateng. La coppia si è sposata il 25 giugno 2016 a Porto Cervo e si è separata nel gennaio 2019, per poi tornare insieme nel luglio 2019. Dopo un periodo di separazione, la coppia ha interrotto definitivamente la relazione nel dicembre 2020. Dal 26 settembre 2005 acquista notorietà vestendo i panni di velina a Striscia la notizia, insieme a Thais Souza Wiggers (in seguito sostituita da Veridiana Mallmann), ruolo che verrà poi confermato anche per le stagioni 2006/2007 e 2007/2008. Nell’estate del 2006 si affaccia alla recitazione ottenendo un ruolo nella fiction Mediaset Il giudice Mastrangelo 2 (insieme a Diego Abatantuono, regia di Enrico Oldoini) ed una parte minore nel film Bastardi (con Barbara Bouchet, Giancarlo Giannini e Gérard Depardieu, regia di Andrès Arce Maldonado). Nell’estate del 2007, dal 18 al 28 luglio, veste i panni di conduttrice presentando insieme ad Alessandro Cattelan la tappa palermitana del TRL On Tour (in onda su MTV), il White Party Fashion Tv (sul canale satellitare Fashion TV) ed alcune tappe del Veline in tour. Dal 2013 al 2018, per cinque stagioni consecutive, è il volto femminile del talk calcistico di Italia 1 Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco, al fianco di Pierluigi Pardo. Nel 2017 è comparsa nel videoclip di In The Town, singolo di Sergio Sylvestre e Gabry Ponte. Il 5 ottobre del 2018 esce il suo libro autobiografico dal titolo M come Melissa, scritto con l’autore Paolo Fontanesi, edito da Mondadori Electa. wikipedia.org

  • MELISSA SATTA – M come Melissa
  • Marchio: Mondadori
  • Serie di collana: INFLUENCER
  • ISBN: 9788891819314
  • Anno pubblicazione: 2018
  • Pagine: 144
  • Edizione: brossura con alette
  • Formato: 12 x 19,5 cm


Mellissa Satta, showgirl, modella e attrice nata a Boston da genitori sardi, nel 2004 si trasferisce a Milano dove inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo. Dal 2005 al 2008 è velina di Striscia la Notizia. Negli stessi anni ottiene un ruolo nella fiction Il giudice Mastrangelo e nel film Bastardi. Dal 2013 affianca Pierluigi Pardo come ospite fisso della trasmissione sportiva Tiki Taka, in onda su Italia 1. Icona della moda italiana nel mondo, la Satta è stata attrice e protagonista di diverse campagne pubblicitarie, tra cui: Peugeot 107, Stroili Oro, Bata e Avon. Ha collaborato con importanti aziende come Nike, Dondup, Calzedonia, Stefanel e Just Cavalli. Dal 2016 è sposata con il calciatore Kevin-Prince Boateng, da cui nel 2014 ha avuto il figlio Maddox. Il suo mantra è questo: “Guardo avanti e guardo in alto”. Come darle torto. Dona intraprendente e geniale, ex velina e oggi una delle più famose showgirl e modelle italiane, dopo essersi affermata nel mondo della moda, poi nel teatro e nella televisione, la Satta fa il suo esordio in libreria con M come Melissa. Tutto nasce nel 2011 quando comincia a interagire direttamente con il pubblico femminile dalle pagine del suo blog http://www.melissasatta.com, dove racconta le sue esperienze di viaggio, i suoi consigli di bellezza e dispensa pillole del suo stile inconfondibile. Il successo è immediato e anche sui social arriva a conquistare numeri da capogiro, con oltre 3 milioni di follower su Instagram. Da qui parte l’idea di coltivare e rafforzare il rapporto con i suoi numerosissimi fan attraverso un libro agile e grintoso che ci introduce nel mondo di Melissa per condividerne suggerimenti di stile: dalla moda al beauty, dalla casa alla famiglia, dai temi sociali ai viaggi e infine allo sport. mondadorielecta.it

Marzio Tamer Pittore a tempera e acquarellista

Artista autodidatta, dopo aver frequentato il Liceo Artistico (si è diplomato all’inizio degli anni ‘80) vince nel 1985 il premio indetto dalla rivista Airone, con esposizione in San Converso a Milano; ma si dedica alla grafica e ad altri mestieri. Nel 1992 circa, sostenuto dalla sua famiglia, decide di tornare alla pittura e si affida ai Salamon, che da allora lo rappresentano. Nonostante l’esigua produzione l’artista conta alcune esposizioni personali sia in Italia sia all’estero.

Tra i suoi amatori più appassionati, oltre ad alcuni direttori di musei americani, si possono annoverare collezionisti internazionali quali Lord Jakob Rotschild e molti personaggi della società culturale italiana. La sua produzione si concentra nella realizzazione di paesaggi, ritratti di animali e nature morte. La pittura dei primi anni è con l’acrilico, solo nel 1994, affidandosi ai suggerimenti di Harry Salamon opta, con successo e soddisfazione, per la tempera all’uovo. Una tecnica che padroneggia subito con raro virtuosismo e gli permette di trasmettere la poesia tipica del suo sguardo sulla natura. salamonfineart

Marzio Tamer, The Leviathan (rhino), watercolor

Al Jarreau-In London copertina album
Al Jarreau – In London
Etichetta:Warner Bros. Records – 9 25331-1, Warner Bros. Records – 1-25331
Formato:Vinile, LP, Album, SRC Pressing
Uscita:
Genere:ElectronicJazz

Various-Festivalbar '85 copertina album
Various – Festivalbar ’85
Etichetta:CGD – COM 21214
Formato:2 x Vinile, LP, Compilation
Uscita:
Genere:ElectronicRockPop
Kim & The Cadillacs - Medley (Another Day/Only You/Hurt/Love Letters in the Sand)
Cosa succede
Cosa succede in città?
C'è qualche cosa, sì
Qualcosa che non va
Siamo noi, siamo noi
Quelli più stanchi
Siamo noi, siamo noi
Che dovremo andare avanti

Carolina Kostner è una pattinatrice artistica su ghiaccio italiana.

Vincitrice della medaglia di bronzo ai Giochi olimpici invernali di Soči 2014, campionessa mondiale 2012, medagliata altre cinque volte ai Campionati del mondo (2008 e 2013 argento; 2005, 2011 e 2014 bronzo), cinque volte campionessa europea (2007, 2008, 2010, 2012, 2013), medagliata altre sei volte ai Campionati europei (argento nel 2009 e nel 2011, bronzo nel 2006, 2014, 2017 e 2018), vincitrice della Finale del Grand Prix di pattinaggio di figura 2011, medaglia di bronzo ai Campionati mondiali juniores del 2003, e nove volte campionessa italiana (2003, 2005, 2006, 2007, 2009, 2011, 2013, 2017 e 2018), Carolina ha anche concluso tre stagioni consecutive (2010-2011, 2011-2012 e 2012-2013) come prima al mondo nella classifica dell’ISU.

Carolina Kostner è mancina e fa quindi parte della minoranza di pattinatrici le quali saltano ed eseguono le trottole in senso orario. Per quanto riguarda i salti, è in grado di eseguire combinazioni di tipo triplo-triplo-doppio, triplo-doppio-doppio, triplo-triplo, triplo-doppio. Alcuni esempi sono le combinazioni doppio axel-triplo toe-loop, triplo flip-triplo toe-loop, triplo flip-triplo toe-loop-doppio rittberger e triplo lutz-triplo toe-loop. Ha eseguito il suo primo triplo salchow all’età di 11 anni e un doppio axel a 12. A proposito delle proprie capacità nelle combinazioni, ha detto: “Le combinazioni triplo-triplo sono facili per me. Per prima cosa ho provato una doppio toe-loop-triplo toe-loop, per vedere come fosse. Poi ho provato una triplo toe-loop-triplo toe-loop. Non mi piace il doppio axel, quindi non proverò il triplo”.

Carolina ha partecipato allo show Winx on Ice nel novembre del 2008. Inoltre è stata la madrina di Opera on Ice, uno spettacolo tenutosi per la prima volta nell’ottobre 2011 presso l’Arena di Verona, al quale hanno preso parte alcuni fra i migliori pattinatori del panorama internazionale. Lo spettacolo è stato trasmesso contemporaneamente in quaranta paesi. Nell’ottobre 2012 è stata la madrina della seconda edizione di Opera on Ice, nella quale ha pattinato sulla musica “Je veux vivre” di Romeo e Giulietta insieme a Stéphane Lambiel. La Kostner ha disegnato personalmente i propri costumi per la stagione 2011-2012, mentre nel 2005 ha collaborato con Roberto Cavalli. Inoltre, al termine di ogni stagione sportiva i suoi costumi vengono messi all’asta e il ricavato della vendita viene devoluto in beneficenza a favore dell’Istituto Giannina Gaslini, l’ospedale pediatrico di Genova. wikipedia.org

Artemisia Sanchez di Santo Gioffrè Nella primavera del 1785 a Seminara, in Calabria, un sacerdote di nobili origini viene ferito in un agguato. Un fatto registrato dalle cronache dell’epoca che Santo Gioffrè ha ritrovato mentre si documentava su un terremoto che aveva sconvolto quel territorio, portando alla luce una tragedia di amore e potere negli anni difficili in cui la Calabria tentava di uscire dal passato feudale sotto la spinta delle idee illuministe”. Così la quarta di copertina di “Artemisia Sanchez”, un romanzo che ci sembra essere un appassionato sigillo d’amore posto dall’autore sul cuore della sua terra, un invito ai calabresi a ritrovare l’orgoglio delle proprie radici e la volontà di impegnarsi per la ripresa complessiva di questa terra che ha avuto la triste sorte di avere la natura e gli uomini contro, ma i cui figli devono ritornare ad essere saggi come lo furono i greci da cui discendono. sololibri.net

Santo Gioffré è nato nel 1954 a Seminara città di ispirazione delle sue ricerche storiche e della sua narrativa. È medico, e come tale autore di pubblicazioni scientifiche. È Aiuto Ostretico presso la divisione di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Palmi. L’iter dei suoi studi, dopo le elementari, ha inizio nel Seminario Vescovile di Mileto, ove resta solo per il primo anno delle scuole medie. Poi torna a Seminara. Quindi, a Palmi frequenta il Liceo Classico “Nicola Pizi”. Si è laureato all’Università di Messina. Tale complessa esperienza lo rende attivo, sempre nella sua Calabria, in una parallela vita politica, sin da quando aveva dodici anni. In atto è Assessore ai Beni ed alle Attività Culturali e alla Protezione Civile della Provincia di Reggio Calabria. In precedenza era stato più volte eletto consigliere al Comune di Seminara e, dal 1994, due volte Consigliere provinciale nel collegio Seminara-Delianova. La vita di Santo Gioffré resta sempre legata quale storico alla memoria della sua terra nativa e, quale politico, al futuro del sud italiano. Tra le pubblicazioni storiche va ricordato “Gli Spinelli e le Nobili Famiglie di Seminara”, sullo sfondo del “terribile flagello” del terremoto del 1783. Alla sua passione di ricercatore si deve il ritrovamento della lapide marmorea, ora nella Basilica della Madonna Nera, citata da Tommaso Aceti nel suo commentario dell’opera di Barrio sulla Calabria (1737). Da un bassorilievo del 1574 Gioffré ha tratto ispirazione per il Corteo Storico che rievoca l’entrata trionfale di Carlo V a Seminara. Il Corteo è diventato un evento annuale, dando alla storia un senso attuale, com’è in tutto l’attivismo di questo scrittore. gangemieditore.com

  • Artemisia Sanchez – Tragedia di amori e potere nel Settecento calabrese – Nota critica di Antonio Piromalli
  • Autore: Santo Gioffré
  • Collana: Letteratura e linguistica
  • Formato: 17 x 24 cm
  • Legatura:
  • ISBN13: 9788849200706
  • ISBN10: 8849200706

Artemisia Sanchez è una miniserie televisiva ambientata nell’Italia del Settecento.

Nel formato originario, la fiction è composta da quattro puntate che vennero trasmesse in prima visione da Rai 1 nel dicembre del 2008. La regia è di Ambrogio Lo Giudice. Gli interpreti principali sono Michelle Bonev e Fabio Fulco e vi è anche la partecipazione di Lucio Dalla. La storia, scritta da Salvatore Basile, Francesco Arlanch, Francesco Balletta e Ambrogio Lo Giudice, è tratta dall’omonimo romanzo di Santo Gioffrè.

Ana Paula Oliveira è un arbitro di calcio brasiliana.

Ana Paula si è avvicinata all’arbitraggio già a 14 anni quando aiutava il padre, arbitro dilettante, in alcuni tornei della regione di Hortolândia. È entrata nelle file dei direttori di gara brasiliani, come guardalinee, nel 1998. La sua abilità nel segnalare i fuorigioco ha dato vita a un curioso dibattito. Un telecronista di Rede Globo, Arnaldo Cezar Coelho, ha affermato che gli studi degli oftalmologi mostrano che le donne hanno una visione periferica migliore rispetto agli uomini e per questo Ana Paula avrebbe un vantaggio rispetto ai colleghi di sesso maschile nel discernere se un giocatore è o meno in fuorigioco. Nel 2001 ha fatto il suo esordio nella serie A-1 (campionato paulista). Nel 2003 è stata guardalinee nella finale del campionato paulista, nel 2004 in un quarto di finale del torneo femminile delle Olimpiadi di Atene (Usa – Giappone 2-1), nel 2005 in un ottavo di finale della Copa Libertadores, nel 2006 nella finale della Coppa del Brasile.

Ana Paula Oliveira è conosciuta anche per il suo impegno sociale, in particolare per l’uguaglianza delle donne nel mondo del lavoro e dello sport. Nel 2007 ha accettato di posare nuda per l’edizione brasiliana di Playboy. Dopo questo fatto, è stata esclusa dalla “lista d’élite” della FIFA nella quale era da tre anni. wikipedia.org

Ho dato la mia bellezza e la mia giovinezza agli uomini. 
Adesso darò la mia saggezza ed esperienza agli animali
Brigitte Bardot 
#ascoltando: Você Não Sabe · Maria Bethânia

#GENERAZIONI #RITRATTI (CHE COS’È UN’EMOZIONE?), …”Le buone parole valgono molto e costano poco.”

  1. #alTempoNelTempo – Ken Marshall, è un attore e produttore cinematografico statunitense.
  2. #AnniOTTANTA – A me mi piace film del 1985 diretto da Enrico Montesano, vincitore di un David di Donatello e di un Nastro d’argento. Il film è l’unica pellicola che vede come attrice cinematografica l’artista Anna Marchesini.
  3. #Amore è #Raccontare la #Bellezza – Happiness di Steve Cutts, illustratore e animatore londinese già conosciuto per il video Man e per la sua collaborazione con il musicista Moby, è un cortometraggio animato che racconta “la storia della ricerca inesorabile di un roditore per la felicità e la realizzazione”.
  4.  #i#Dischi – Banco del Mutuo Soccorso: il ritorno dal vivo per celebrare il 50mo anniversario de “Il Salvadanaio” Sono passate cinque decadi, infatti, da quando il Banco fece irruzione con Il Salvadanaio, considerato uno degli album più creativi e originali del gruppo, incentrato sui virtuosistici intrecci delle tastiere di Gianni e Vittorio Nocenzi e sugli inimitabili registri tenorili di Francesco Di Giacomo, al servizio di una particolarissima contaminazione tra il rock progressivo del Regno Unito, le sonorità mediterranee, la musica strumentale barocca italiana e la tradizione del melodramma.
  5. #VogliadiLeggerezza #Generazioni – Alfredo Papa è stato un imitatore e conduttore televisivo italiano. Milanese d’adozione (la sua famiglia si trasferì quand’era ancora bambino), non ancora adolescente maturò le prime esperienze nel mondo dello spettacolo grazie all’attenzione di Mike Bongiorno.
  6. #i #FILM – Maccheroni film del 1985, diretto dal regista Ettore Scola.
  7. #i… “#DISCHI – The Power of Love è un singolo del 1985 di Huey Lewis and the News scritto per la colonna sonora del film Ritorno al futuro.

Ken Marshall, all’anagrafe Kenneth Marshall (New York, 27 giugno 1950), è un attore e produttore cinematografico statunitense.

È noto soprattutto per aver interpretato Michael Eddington nella serie televisiva Star Trek: Deep Space Nine, il principe Colwyn nel film Krull e Marco Polo nell’omonimo sceneggiato televisivo di Giuliano Montaldo (riscuotendo un grande successo in Italia, come dimostrato dalla posta coi fans affidatagli per alcune settimane dal settimanale Topolino). Ha inoltre interpretato il tenente Jimmy Wren nel film La pelle di Liliana Cavani. Nel 1980 ha recitato a Broadway nel musical West Side Story con Debbie Allen e Josie de Guzman.

A me mi piace è un film del 1985 diretto da Enrico Montesano, vincitore di un David di Donatello e di un Nastro d’argento. Il film è anche l’unica pellicola che vede come attrice cinematografica l’artista Anna Marchesini.

Arturo è conduttore di una TV privata milanese. Una sera si trova in casa Mike, un amico statunitense tradito dalla moglie Marion, che è scappata con un certo Jack. Arturo gli promette che lo aiuterà ma quando incontra la donna se ne innamora perdutamente, e così anche lei. Intanto Mike ha trovato un’altra ragazza. Dopo una girandola di guai, Arturo sarà libero di raggiungere Marion negli Stati Uniti. Nel film sono inseriti i brani You can’t get out of my heart, composto da Mike Francis e cantata da Rochelle Redfield, Tornando a casa e Prendi la luna, cantate in lingua inglese da Fabio Concato.

Mike Francis in seguito reinciderà lui stesso il brano, mentre i due brani composti da Fabio Concato saranno pubblicati l’anno successivo (cantati in italiano) nell’album Senza avvisare. Nel film è inoltre presente una parte dell’aria E lucevan le stelle tratta dall’opera lirica Tosca di Giacomo Puccini. wikipedia.org

Happiness di Steve Cutts, illustratore e animatore londinese già conosciuto per il video Man e per la sua collaborazione con il musicista Moby, è un cortometraggio animato che racconta “la storia della ricerca inesorabile di un roditore per la felicità e la realizzazione”. Utilizzando i topi come metafora degli esseri umani, Cutts analizza il tema del consumismo e della nostra dipendenza dalla tecnologia. Schiacciati dal desiderio compulsivo di possedere, da un lavoro alienante e dalle città soffocanti in cui viviamo, cerchiamo la felicità nell’alcol o negli psicofarmaci – invece che nelle relazioni interpersonali. lifegate.it

ondamusicale.it – Banco del Mutuo Soccorso: il ritorno dal vivo per celebrare il 50mo anniversario de “Il Salvadanaio” Sono passate cinque decadi, infatti, da quando il Banco fece irruzione con Il Salvadanaio, considerato uno degli album più creativi e originali del gruppo, incentrato sui virtuosistici intrecci delle tastiere di Gianni e Vittorio Nocenzi e sugli inimitabili registri tenorili di Francesco Di Giacomo, al servizio di una particolarissima contaminazione tra il rock progressivo del Regno Unito, le sonorità mediterranee, la musica strumentale barocca italiana e la tradizione del melodramma. Tutto questo riecheggerà nelle date dal vivo, a partire dalla primavera e poi in estate, quando il gruppo guidato dal carismatico leader Vittorio Nocenzi tornerà a calcare i palchi per celebrare quest’importante ricorrenza. Il pubblico potrà tornare indietro nel tempo con i brani dello storico album, ma ci sarà anche occasione per riascoltare le ultime composizioni del Banco, quelle di Transiberiana, l’ultimo album da studio uscito nel 2019

Banco Del Mutuo Soccorso – Banco Del Mutuo Soccorso
Etichetta:Ricordi – SMRL 6094
Formato:Vinile, LP, Album, Repress
Paese:Italy
Uscita:
Genere:Rock

L’album si rivela un grande successo di critica e di pubblico. Saranno vendute oltre trecentomila copie, nonostante la non impeccabile qualità della registrazione: proprio un bel gruzzolo, che fa onore alla simpatica copertina, che commenta il nome stesso della formazione, accostando in modo ironico al concetto di solidarietà quello di previdenza. Una musica decisamente nuova e moderna (soprattutto per l’Italia), fortemente evocativa, che abbandona definitivamente ogni retaggio beat, con una scrittura tecnicamente competente anche nella musica “colta”, che conosce le tecniche compositive della musica classica e ne fa sapiente uso, integrandole efficacemente con la lezione appresa da altri generi musicali. Notevole la differenza con altri gruppi italiani dell’epoca, che affondano le proprie radici nel rock angloamericano. Sulla scia di grandi formazioni, come i Procol Harum, il Banco del Mutuo Soccorso (quando le mode saranno cambiate e i nomi subiranno abbreviature generalizzate, il gruppo romano sarà citato semplicemente come Banco), predilige la doppia tastiera (costituita da organo e pianoforte), le cosiddette “twin keyboards”, tanto imitate da altri gruppi progressivi italiani (Locanda delle Fate e Corte dei Miracoli, per citare due tra i vari epigoni). openmagazine.info

  • Gruppo
  • Francesco Di Giacomo – voce
  • Vittorio Nocenzi – organo Hammond, clarino, voce
  • Gianni Nocenzi – pianoforte, clarinetto piccolo mib, voce
  • Marcello Todaro – chitarra elettrica, chitarra acustica, voce
  • Renato D’Angelo – basso
  • Pierluigi Calderoni – batteria
  • Altri musicisti
  • Tom Sinatra – chitarra acustica (40 anni, CD 2 – Polifonia e Tentazione)
  • Carlo Micheli – sassofono contralto (40 anni, CD 2 – Padre nostro), akai EVI (40 anni, CD 2 – Polifonia e Tentazione)
  • Tiziano Ricci – violoncello (40 anni, CD 2 – Polifonia), basso (40 anni, CD 2 – R.I.P. (Live) e Traccia (Live))
  • Rodolfo Maltese – chitarra (40 anni, CD 2 – R.I.P. (Live) e Traccia (Live))
  • Filippo Marcheggiani – chitarra, voce (40 anni, CD 2 – R.I.P. (Live) e Traccia (Live))
  • Alessandro Papotto – sassofono, clarinetto (40 anni, CD 2 – R.I.P. (Live) e Traccia (Live))
  • Maurizio Masi – batteria (40 anni, CD 2 – R.I.P. (Live) e Traccia (Live))

Alfredo Papa è stato un imitatore e conduttore televisivo italiano. Milanese d’adozione (la sua famiglia si trasferì quand’era ancora bambino), non ancora adolescente maturò le prime esperienze nel mondo dello spettacolo grazie all’attenzione di Mike Bongiorno, subito entusiasta del suo talento da imitatore, che gli permise le prime esibizioni nel corso di alcuni spettacoli in tournée.

Conseguito il diploma di attore presso l’Accademia di Arte Drammatica, la notorietà arrivò con l’ingaggio da parte di Ezio Radaelli come conduttore del Cantagiro nel 1973. Ma è col ruolo di imitatore che riesce a conquistare il grande pubblico, ospite fisso in alcune tra le principali trasmissioni d’intrattenimento dell’allora Fininvest fra cui: Maurizio Costanzo Show, Risatissima, Raffaella Carrà Show, ma soprattutto Premiatissima, nel corso dello spazio La voce del Padrino. La sua immedesimazione nei panni dei personaggi imitati, Bettino Craxi e Adriano Celentano su tutti (si ricorda anche il pupazzo Sandrino, parodia dell’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini), era tale da dovergli riconoscere, più che un’imitazione, una “clonazione” degli stessi. Altri personaggi imitati: Carmelo Bene, Eduardo De Filippo, Lino Toffolo, Vittorio Gassman, Raimondo Vianello, Ugo Tognazzi, Humphrey Bogart. Indicato da molti come il degno erede del capostipite degli imitatori Alighiero Noschese. Ebbe una rivalità artistica con Gigi Sabani. Un episodio significativo segnerà profondamente il suo percorso artistico e umano nel corso della puntata del 16 dicembre 1989 di Fantastico, condotto da Anna Oxa e Massimo Ranieri con la partecipazione di Giancarlo Magalli. La sua esibizione subì un taglio dei tempi previsti; sembra anche che Papa fu costretto a improvvisare a causa di interventi da parte di Oxa e Ranieri che, per un disguido nei copioni, chiedevano performance non previste in scaletta. Non accortosi che il microfono indossato fosse ancora inserito, il suo «ma vaff…… a tutti voi» pronunciato dopo aver abbandonato il palcoscenico fu sentito in platea e in diretta televisiva. Negli anni novanta, partecipò al programma di Rai Radio 2 La Domenica delle Meraviglie su testi di Diego Cugia. wikipedia.org

Maccheroni è un film del 1985, diretto dal regista Ettore Scola.

Robert Traven, manager di una famosa industria aeronautica americana, torna a Napoli dagli Stati Uniti per lavoro dopo molti anni di assenza. Durante la seconda guerra mondiale l’uomo aveva avuto una relazione con una giovane donna del luogo, Maria Jasiello. Nell’albergo dove alloggia, gli si presenta Antonio, il fratello maggiore di Maria. Robert però non lo riconosce, afflitto da un forte mal di testa, così come ha dimenticato gli eventi del passato. I due finiscono per insultarsi a vicenda e Antonio, deluso, se ne va.

Ripresosi, Robert, incuriosito, rintraccia Antonio e stabilisce con lui un rapporto cordiale, ricostruendo così la sua passata giovinezza. Antonio, per di più, lo porta a casa della sorella Maria: quest’ultima, ormai avanti con gli anni, nel tempo ha trovato marito, è divenuta madre ed anche nonna. Nei tre giorni che trascorre a Napoli, Robert è sedotto dall’amicizia, bontà ed ammirazione che tutti gli manifestano, rendendosi conto dell’aridità della propria vita, dedicata esclusivamente al lavoro.

Robert dovrebbe tornare negli Stati Uniti, ma apprende che Antonio è sparito e si mette alla ricerca dell’amico per la città. Viene a sapere che Antonio sta facendo una questua fra i suoi conoscenti per mettere insieme cinque milioni di lire, che gli occorrono per salvare il proprio figlio Giulio, finito nel giro delle scommesse clandestine. Robert decide di intervenire personalmente: rintraccia Antonio e paga ai malviventi il debito di tasca propria. Antonio è commosso per la generosità di Robert: ma il suo cuore non regge all’emozione e, già colpito al capo da uno dei malavitosi nel corso di una colluttazione, muore sulla spiaggia. wikipedia.org

  • Premi e riconoscimenti
  • Globi d’oro – 1986
  • Miglior attore a Marcello Mastroianni
  • Ciak d’oro – 1986
  • Candidatura a miglior attrice non protagonista a Daria Nicolodi e Isa Danieli
  • Candidatura a migliore sceneggiatura a Ettore Scola, Ruggero Maccari e Furio Scarpelli
  • David di Donatello – 1986
  • Candidatura a miglior musicista ad Armando Trovajoli
  • Interpreti e personaggi
  • Marcello Mastroianni: Antonio Jasiello
  • Jack Lemmon: Robert Traven
  • Daria Nicolodi: Laura Di Falco
  • Isa Danieli: Carmelina Jasiello
  • Maria Luisa Santella: portiera
  • Patrizia Sacchi: Virginia
  • Bruno Esposito: Giulio Jasiello
  • Orsetta Gregoretti: attrice
  • Marc Berman: 1° produttore discografico
  • Jean-François Perrier: 2° produttore discografico
  • Marta Bifano: Luisella
  • Aldo De Martino: Cottone
  • Clotilde De Spirito:
  • Ernesto Mahieux: giovane attore
  • Fabio Tenore: Pasqualino

The Power of Love è un singolo del 1985 di Huey Lewis and the News scritto per la colonna sonora del film Ritorno al futuro. Fu il primo singolo del gruppo ad arrivare alla prima posizione della Billboard Hot 100, e in seguito ottenne un discreto successo in tutto il mondo. La canzone fu nominata agli Academy Award del 1986 nella categoria Oscar alla migliore canzone.

Huey Lewis And The News – The Power Of Love
Etichetta:Chrysalis – CHSC 384
Formato:Vinile, 12″, 45 RPM, Maxi-Single
Uscita:
Genere:Rock
Le buone parole valgono molto e costano poco. 
George Herbert
#ascoltando: Trust in Me · Colour Club