Natale2022 #Regalati… #SuoniColoriParole

Un percorso fatto di capanne di legno, grotte naturali, scorci suggestivi, ma soprattutto, i figuranti del Presepe Vivente a Pimonte: un vero e proprio fiore all’occhiello della Campania e di tutto il Sud Italia. Innanzitutto si possono rivivere atmosfere autentiche: dal rifugio dei briganti alla valle delle lavandaie, passando per la grotta della natività, gli scorci e l’atmosfera quasi surreale. Tutto ha un unico comune denominatore: la voglia di rendere quest’attrazione unica, che incarna perfettamente la tradizione presepiale napoletana del ‘700.

Nel suggestivo scenario della Valle Lavatoio a Pimonte, si sta svolgendo la 29ª edizione che potrà essere visitata il 6 e il 7 gennaio, dove ci sarà anche l’arrivo dei Re Magi. Si tratta di uno degli eventi di punta del calendario natalizio promosso e patrocinato dal Comune di Pimonte. A fine percorso i visitatori avranno la possibilità di gustare un menù di prelibatezze della zona..

Tutto questo è stato reso possibile dallo spirito d’iniziativa e dalla genialità di Luca Balestrieri, direttore del Presepe Vivente e assoluta eccellenza artistica dei nostri territori. Una storica tradizione che unisce tutta la comunità e attira centinaia di turisti. Un successo incredibile che ogni anno si arricchisce di volontari del posto che si fanno in quattro per rendere il Presepe Vivente un’attrazione unica. Presenti alla visita del 30 dicembre anche il Consigliere Metropolitano di Napoli Vincenzo Cirillo e l’Assessore Regionale Nicola Caputo. Lo stesso Consigliere Cirillo si è detto piacevolmente sorpreso da quella che, secondo lui, rappresenta una delle attività culturali più suggestive del territorio: “Si tratta del Presepe Vivente più bello e autentico che abbia mai visitato. Incarna perfettamente la nostra tradizione presepiale e mi ricorda le atmosfere del presepe Cortese. Invito tutti a visitarlo e a rendere omaggio all’arte e alla tradizione del Comune di Pimonte che, grazie all’ottimo lavoro dell’Amministrazione, può vantare un vero e proprio gioiello culturale.

Ho conosciuto il sindaco Francesco Somma, un uomo tenace, che sa cosa significa fare il bene del proprio comune, e il trattamento riservatogli ad ogni angolo di Pimonte ne è la prova lampante. Quando si è smossi dalla passione e dalla voglia di rendere il proprio comune unico attraverso questo tipo di iniziative, non c’è bandiera politica che tenga, quello che conta sono le persone e le iniziative che mettono in campo. Insieme a loro abbiamo già programmato molte iniziative che sarà mia premura sostenere con tutte le mie forze. Inoltre è stato un immenso piacere visitare questa meraviglia in compagnia dell’Assessore Regionale, nonché mio grande amico, Nicola Caputo. Abbiamo da sempre in comune la passione per l’agricoltura, l’arte, il recupero e la salvaguardia delle antiche tradizioni e la sua presenza al Presepe Vivente lo testimonia. Faremo tutto il possibile per sostenere e supportare Pimonte e le loro lodevoli iniziative”

Il presepe popolare napoletano
di Roberto De Simone
Einaudi, 1998

In un viaggio a piú voci condotto nel cuore della tradizione, delle leggende popolari, dei giochi rituali e dei sogni, la penna musicale di De Simone, con il controcanto di 90immagini tratte da un’antica smorfia settecentesca, risale fino alle origini precristiane del Natale. Una lettura che recupera il carattere notturno e infero del presepe e che racconta originali aspetti simbolici dei suoi personaggi. Storie e leggende favolose che vengono narrate, in parallelo, anche dalla viva voce di coloro che, ogni Natale, costruiscono, recitano, vivono il presepe. Nella seconda parte del libro, un altro viaggio attraverso testimonianze e interviste ci svela gli inattesi significati delle figurine presepiali. E dal momento che è difficile immaginare un Natale tradizionale senza tombole, gioco del Lotto, sogni e zampogne, chiudono il testo i 90 numeri della «tombola parlata» estratti, descritti e mimati la sera di Natale, nonché le note di una Ninna Nanna dedicata a tutti gli zampognari defunti.

  • Peppe Barra al teatro Politeama di Napoli, Via Monte di Dio 80, in scena domenica 25 e lunedì 26 dicembre 2022 con lo spettacolo “Cantata dei Pastori. Per la nascita del verbo umanato” di Peppe Barra e Lamberto Lambertini, che cura anche la regia. Con Peppe Barra, con Lalla Esposito, e con Luca De Lorenzo, Serena De Siena, Massimo Masiello, Antonio Romano, Rosalba Santoro.

Immaginate due napoletani, due morti di fame: Razzullo, scrivano in abiti settecenteschi, capitato in Palestina per il censimento voluto dall’Imperatore Romano; e Sarchiapone, suo compaesano, in fuga per i crimini commessi, mentre Giuseppe e la Vergine Maria vagano in cerca di alloggio per far nascere Gesù. Immaginate una tribù di Pastori in attesa del Messia. Immaginate una turba di Diavoli, mandati da Lucifero sulla terra per uccidere la Sacra Coppia, spaventare e torturare in tutti i modi i due disgraziati compagni, che le provano tutte pur di trovare un lavoro che permetta loro di mangiare. Immaginate l’Arcangelo Gabriele, armato come un San Michele, proteggere tutti e ricacciare le Furie nel buio dell’Inferno, permettendo la nascita del Redentore. Immaginate tutto questo in un’edizione nuovissima della Cantata, con nuove scene, nuovi costumi e musiche, nuovi anche gli attori e i cantanti per giocare i loro ruoli con Peppe Barra, che incarna da cinquant’anni il pulcinellesco Razzullo. Mentre Lalla Esposito interpreterà un comicissimo Sarchiapone. Lo spettacolo vuole mettere al centro la lingua, la musica, la storia della città di Napoli, unico luogo al mondo dove sia stato possibile creare e conservare così a lungo uno spettacolo dal genere indefinibile, un unicum teatrale, frutto di secoli di devozione. Uno spettacolo allo stesso tempo colto e popolare, comico e sacro, profondo e leggero, commovente e divertente, per un pubblico di grandi e piccini. I musicisti sono Pasquale Benincasa (percussioni), Giuseppe Di Colandrea (clarinetto), Agostino Oliviero (violino e mandolino), Antonio Ottaviano (pianoforte). Le musiche sono di Giorgio Mellone, scene di Carlo De Marino, costumi di Annalisa Giacci, luci di Luigi Della Monica, aiuto regia Francesco Esposito, organizzazione Chiara Guercia. Produzione Ag Spettacoli e Tradizione e Turismo – Teatro Sannazaro.  Prezzi: platea e palchi 1° livello € 30,00 / palchi 2° e 3° livello € 20,00 Biglietti disponibili su teatropoliteama.it o al botteghino del Teatro Augusteo: 081414243.

Natale 2022 a Bacoli.

  • Concerto di Enzo Avitabile
  • Oltre 20 concerti in ogni zona di Bacoli
  • Mercatini di Natale
  • Pista di pattinaggio su ghiaccio
  • Le Luci d’Artista 
  • Apertivi preso le aree pedonali
  • Cineforum per bambini
  • Presepi viventi
  • Commedie
  • Capodanno in piazza
  • DOPPIO CD – “JAZZ CHRISTMAS” Un doppio cd con 40 emozionanti brani natalizi in chiave jazz, interpretati da Duke Ellington, Ella Fitzgerald, Chet Baker, Charlie Parker e tanti altri, per vivere la festa più attesa dell’anno con il giusto swing!
  • JAZZ CHRISTMAS
  • L’associazione culturale Harmonia Novissima presenta la XXII edizione del Concerto di Natale – Premio alla carriera “Anna Luce”, manifestazione nata nel 2000 ed istituzionalizzata dalla Città di Avezzano nel 2012. L’evento è divenuto, nel corso degli anni, una realtà importante del territorio, un evento-tradizione seguito puntualmente sia da cittadini marsicani sia da spettatori provenienti da diverse regioni italiane. L’evento Concerto di Natale nella Cattedrale di Avezzano ha avuto sempre una duplice finalità, ovvero il conferimento di un premio alla carriera ad artisti che si sono distinti negli anni per meriti artistici, spessore culturale e un risvolto sociale, con un contributo di solidarietà che ad ogni edizione viene destinato a organismi locali che operano nel sociale o a missioni umanitarie impegnate all’estero in territori ad alta emergenza sociale e/o sanitaria. Il premio alla carriera è intitolato ad Anna Luce, giovane donna scomparsa nel 2000, che contribuì all’ideazione dell’evento Concerto di Natale. L’evento è stato sempre condiviso con i Vescovi della Diocesi dei Marsi. Anche la Regione Abruzzo, da diverse edizioni, sostiene l’evento attraverso la legge sui grandi eventi regionali. Micron Foundation e Fondazione Carispaq sostengono l’iniziativa sin dalle prime edizioni, seguite negli anni successivi da sponsorizzazioni di importanti aziende del territorio. Visto il richiamo e la presenza dei tanti spettatori, provenienti anche da fuori Regione, dal 2014 l’evento si articola su due serate consecutive, al fine di soddisfare la grande richiesta di partecipazione. L’edizione 2022 sarà diversa dalle precedenti. A distanza di quasi 3 anni dall’ultima edizione, dicembre 2019, di poco antecedente l’insorgere della pandemia, l’associazione Harmonia Novissima ha predisposto il rilancio dell’evento alla sua XXII edizione ancora in una doppia serata, martedì 20 e mercoledì 21 dicembre 2022, ma stavolta con la partecipazione di 2 ARTISTI.
  • Nella prima serata si terrà il concerto “Incontro tra Musica e Parole” dell’Artista cui sarà conferito il 22° Premio alla Carriera: ERMAL META, nato in Albania, ma attivo da anni in Italia, oggi è uno dei massimi cantautori della scena nazionale ed internazionale. Il concerto del 20 dicembre sarà un incontro tra Parole e Musica, un vero approfondimento ed illustrazione al pubblico dei testi delle sue canzoni.
  • Nella seconda serata un gradito ritorno, in collaborazione con Friends and Partner: FIORELLA MANNOIA, tra le più grandi autrici ed interpreti della canzone italiana, ormai voce storica ed amata dal grande pubblico, fu già premiata nell’ambito di questo evento nel 2013. Il ritorno di Fiorella vuole contribuire a rilanciare il Concerto di Natale di Avezzano, a ormai quasi tre anni dallo scoppio della pandemia. Un contenuto spirituale profondo lega quest’anno il fattore Solidarietà all’artista ERMAL META. Di concerto con il Vescovo dei Marsi, Monsignor Giovanni Massaro, il contributo di beneficenza della XXII edizione del Concerto di Natale sarà devoluto alla missione “Padre Daniel Dajani” (martire albanese), fondata a Blinisht (Lezhe, Albania) nel marzo del 1993 da Don Antonio Sciarra, sacerdote marsicano che in Albania ha realizzato numerose opere al servizio delle popolazioni locali. Nel corso del 2022 Ermal Meta ha donato strumenti musicali all’Oratorio di Giader, dove opera la missione “Daniel Dajani”, per consentire l’apertura di una Scuola di Musica.

‘Tutto quello che mi ha dato emozione viene alla luce’ è il libro su Pino Daniele scritto dal figlio Alessandro ed edito da Rai Libri, disponibile in libreria e negli store digitali. La vita e le circostanze che stanno dietro l’arte e le canzoni di Pino Daniele: dall’infanzia all’esplosione del suo straordinario e incredibile talento creativo, dagli anni della consacrazione musicale al successo internazionale. Napoli e i suoi mille colori, i sentimenti che vivono e fioriscono tra gli accordi: dall’amore per la chitarra scoperto da ragazzo tra le strade di un basso napoletano alla certezza di non poter stare senza fare musica. Un viaggio che ha come punto di partenza e di arrivo assoluti la musica. Il libro è l’omaggio di un figlio a un padre, ma anche un documento che ripercorre i primi anni della carriera dell’artista, album dopo album. E in mezzo la vita.Alessandro Daniele racconta il musicista fiero della propria notorietà e al tempo stesso timido di fronte all’immensa popolarità. L’uomo che attraverso le proprie note e la propria voce ha sedotto e mai abbandonato milioni di fan. “Questo è per me un documento che mette insieme l’uomo e l’artista – commenta Alessandro Daniele – perché non credo esista una separazione tra i due. Il libro traccia un percorso cronologico della sua vita, racconta il momento in cui papà incontra se stesso, deve farci i conti e trovare l’equilibrio, anzi l’armonia, e risulterà essere il rapporto più complicato che dovrà gestire nella sua vita. Ho cercato una formula nel segno di una compartecipazione sana del lettore, che non è quella di guardare dal buco della serratura. La narrazione così ha assunto una duplice finalità: da una parte la storicizzazione, dove i racconti danno conto della radice artistica di mio padre; dall’altra, invece, la sua esperienza umana, che si riflette nelle sue opere come nel titolo di questo libro è anche una testimonianza di inclusione sociale in vari ambiti e che spero possa essere da esempio a chi ha bisogno, per chi si ferma davanti alla prima difficoltà”.