Marco Pantani è stato un ciclista su strada italiano, con caratteristiche di scalatore puro. Soprannominato “il Pirata” è considerato tra i più forti scalatori puri di ogni tempo per i suoi record in salita e i riconoscimenti da parte di altri corridori.
La sua carriera fu costellata da incidenti e contrattempi più o meno gravi, che a più riprese resero difficile (ma appassionante per il pubblico) il suo ritorno alle gare. Escluso dal Giro d’Italia 1999 a causa di un valore di ematocrito al di sopra del consentito, risentì del clamore mediatico suscitato dalla vicenda. Pur tornato alle gare l’anno seguente, raggiunse solo sporadicamente i livelli cui era abituato, chiudendosi molto e abbandonandosi nella vita privata all’uso di droghe, come la cocaina. Le circostanze della sua morte, al pari di quelle della sua esclusione dal Giro 1999, sono ancora oggetto di dibattito.
Professionista dal 1992 al 2003, ottenne in tutto 46 vittorie in carriera, con i migliori risultati nelle corse a tappe. Si consegnò alla storia per esser entrato nel ristretto novero di atleti in grado di centrare la cosiddetta “doppietta Giro-Tour”, trionfando nei giri d’Italia e di Francia nella stessa annata (1998); cronologicamente, è stato l’ultimo ciclista (dopo Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Stephen Roche e Miguel Indurain) a riuscire nell’impresa. Vinse inoltre la medaglia di bronzo ai mondiali in linea del 1995. Suoi sono i tempi d’ascesa più veloci sui passi più prestigiosi del Tour, il Mont Ventoux (46:00) e l’Alpe d’Huez (36:50). Charly Gaul, al quale Pantani contende spesso il titolo di più grande scalatore della storia, riconobbe le superiori doti di Pantani, così come ha fatto il contemporaneo e suo avversario Lance Armstrong. Anche le sue doti di fondo e di recupero, oltreché di scattista e discesista, sono state ampiamente riconosciute.
«Un giorno, al Tour, gli avevo chiesto: «Perché vai così forte in salita?». E lui ci aveva pensato un attimo e aveva risposto, questo non riesco a dimenticarlo: «Per abbreviare la mia agonia».» (Gianni Mura )
«Mi sono rialzato, dopo tanti infortuni, e sono tornato a correre. Questa volta, però, abbiamo toccato il fondo. Rialzarsi sarà per me molto difficile.» (Marco Pantani)
Il Pirata – Marco Pantani è un film per la televisione diretto da Claudio Bonivento in cui viene raccontata la storia di Marco Pantani, che nel film è interpretato da Rolando Ravello. Le vicende più significative della vita di Pantani, sono state tratte dal libro Pantani. Un eroe tragico, scritto da Pier Bergonzi, Davide Cassani e Ivan Zazzaroni, edito da Arnoldo Mondadori Editore.
Marco Pantani è un ragazzo di Cesenatico, grande appassionato di calcio e tifoso del Milan, che sogna di poter fare il calciatore. Un giorno, il nonno Sotero, pescatore, gli regala una vecchia bici da corsa e Marco si appassiona in poco tempo al ciclismo. Per le strade di Cesenatico viene presto notato per la sua grande velocità in salita dall’allenatore della squadra locale di ciclismo, Ridolfi, che lo prende con sé e inizia ad allenarlo.
Grazie alle sue doti, Marco inizia ben presto a collezionare vittorie in diverse gare, attirando subito l’attenzione su di sé. Dopo qualche anno, una squadra professionistica di ciclismo gli offre un contratto. L’allenatore Beltrame intuisce subito le qualità di scalatore del ragazzo, che si mette in luce nel Giro d’Italia 1994 con fughe mirabolanti in salita. Dopo un ottimo secondo posto al Giro, Marco torna a festeggiare con gli amici e la famiglia nella sua Romagna, dove riabbraccia Francesco, suo amico d’infanzia e fa la conoscenza di una bellissima ragazza, Christina. Nel corso della Milano-Torino del 1995 rimane vittima di un terribile incidente: durante una discesa, si scontra con un’auto e riporta serie fratture a una gamba. Per Marco sembra ormai segnata la carriera, ma grazie alla famiglia, alla vicinanza del suo vecchio allenatore Ridolfi e alla fidanzata Christina, in pochi mesi si ristabilisce e torna a correre.
Ripresa nuovamente la bicicletta, Marco vince nel 1998 sia il Giro d’Italia che il Tour de France, conquistando l’attenzione di tutto il mondo. Per tutti diventa “il Pirata”, che con le sue scalate fa sognare tutti gli appassionati di ciclismo, avvicinando a questo sport anche i meno interessati. Ma la carriera del campione, nel suo momento migliore, subisce un’improvvisa battuta d’arresto: il 5 giugno 1999, poco prima della penultima tappa del Giro d’Italia con partenza da Madonna di Campiglio, gli viene riscontrato un livello di ematocrito nel sangue superiore a quello concesso dai regolamenti internazionali, venendo squalificato. wikipedia.org
Label: | Platinum Discs – 0602517819009 |
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Format: | CD, Album |
Released: | |
Genre: | Jazz, Pop |
Style: | Chanson |
- .E Mi Alzo Sui Pedali
- Arranged By, Producer [Realization], Acoustic Guitar, Keyboards, Programmed By – Saverio Grandi
- Mixed By – Maurizio Biancani
- Mixed By [Assistant] – Fausto Demetrio
- Piano – Fabrizio Foschini
- Written-By – Curreri, Bigazzi, Falagiani, Grandi
Stadio – Parole Nel Vento
Etichetta: | Capitol Records – 0946 388592 0 8 |
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Formato: | CD, Album |
Uscita: | |
Genere: | Rock, Pop |
Marco Pantani è il mito del ciclismo per eccellenza degli ultimi trent’anni. Nessuno più di lui è riuscito a tenere testa alla popolarità dei calciatori, in un’epoca fatta di campioni irripetibili nella nostra Serie A. Marco Pantani, facendo sognare da giovanissimo e vincendo Giro e Tour nel ’98, è l’eroe del ciclismo, calpestato alla fine da tanti falsi amici e dagli interessi di tutto ciò che non ha a che fare con lo sport.
Nelle difficoltà, però, i tifosi non lo hanno mai abbandonato. Tra questi ci sono gli Stadio. Quando Gaetano Curreri nel 2007, a tre anni dalla scomparsa del ciclista romagnolo, interpreta E mi alzo sui pedali, sa di dedicare un brano a un mito autentico. Lo fa con intensità, sentimento, e infinita delicatezza. Giancarlo Bigazzi, Marco Falagiani e Saverio Grandi scrivono parole e testo di questa poesia che riporta in qualche modo in vita il Marco Pantani. www.musica361.it
Io sono un campione questo lo so, è solo questione di punti di vista. In questo posto dove io sto, Mi chiamano Marco il ciclista. Fragile. Umano. Sconfitto eppure vincente.
Pantani E Io. Un Kriss Nella Schiena
- Autore: G. Paolo Porrecaolo , Andrea Maietti
- Editore: Lìmina
- Isbn: 9788886713535
- Categoria: Arti ricreative. spettacolo. sport
- Numero pagine: 104
- Data di Uscita: 01/01/1999
- Collana: Storie e miti