Io sono un campione questo lo so, è solo questione di punti di vista. – Marco Pantani

    Marco Pantani è stato un ciclista su strada italiano, con caratteristiche di scalatore puro. Soprannominato “il Pirata” è considerato tra i più forti scalatori puri di ogni tempo per i suoi record in salita e i riconoscimenti da parte di altri corridori.

    La sua carriera fu costellata da incidenti e contrattempi più o meno gravi, che a più riprese resero difficile (ma appassionante per il pubblico) il suo ritorno alle gare. Escluso dal Giro d’Italia 1999 a causa di un valore di ematocrito al di sopra del consentito, risentì del clamore mediatico suscitato dalla vicenda. Pur tornato alle gare l’anno seguente, raggiunse solo sporadicamente i livelli cui era abituato, chiudendosi molto e abbandonandosi nella vita privata all’uso di droghe, come la cocaina. Le circostanze della sua morte, al pari di quelle della sua esclusione dal Giro 1999, sono ancora oggetto di dibattito.

    Professionista dal 1992 al 2003, ottenne in tutto 46 vittorie in carriera, con i migliori risultati nelle corse a tappe. Si consegnò alla storia per esser entrato nel ristretto novero di atleti in grado di centrare la cosiddetta “doppietta Giro-Tour”, trionfando nei giri d’Italia e di Francia nella stessa annata (1998); cronologicamente, è stato l’ultimo ciclista (dopo Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Stephen Roche e Miguel Indurain) a riuscire nell’impresa. Vinse inoltre la medaglia di bronzo ai mondiali in linea del 1995. Suoi sono i tempi d’ascesa più veloci sui passi più prestigiosi del Tour, il Mont Ventoux (46:00) e l’Alpe d’Huez (36:50). Charly Gaul, al quale Pantani contende spesso il titolo di più grande scalatore della storia, riconobbe le superiori doti di Pantani, così come ha fatto il contemporaneo e suo avversario Lance Armstrong. Anche le sue doti di fondo e di recupero, oltreché di scattista e discesista, sono state ampiamente riconosciute.

    «Un giorno, al Tour, gli avevo chiesto: «Perché vai così forte in salita?». E lui ci aveva pensato un attimo e aveva risposto, questo non riesco a dimenticarlo: «Per abbreviare la mia agonia».» (Gianni Mura )

    «Mi sono rialzato, dopo tanti infortuni, e sono tornato a correre. Questa volta, però, abbiamo toccato il fondo. Rialzarsi sarà per me molto difficile.» (Marco Pantani)

    Il Pirata – Marco Pantani è un film per la televisione diretto da Claudio Bonivento in cui viene raccontata la storia di Marco Pantani, che nel film è interpretato da Rolando Ravello. Le vicende più significative della vita di Pantani, sono state tratte dal libro Pantani. Un eroe tragico, scritto da Pier Bergonzi, Davide Cassani e Ivan Zazzaroni, edito da Arnoldo Mondadori Editore.

    Marco Pantani è un ragazzo di Cesenatico, grande appassionato di calcio e tifoso del Milan, che sogna di poter fare il calciatore. Un giorno, il nonno Sotero, pescatore, gli regala una vecchia bici da corsa e Marco si appassiona in poco tempo al ciclismo. Per le strade di Cesenatico viene presto notato per la sua grande velocità in salita dall’allenatore della squadra locale di ciclismo, Ridolfi, che lo prende con sé e inizia ad allenarlo.

    Grazie alle sue doti, Marco inizia ben presto a collezionare vittorie in diverse gare, attirando subito l’attenzione su di sé. Dopo qualche anno, una squadra professionistica di ciclismo gli offre un contratto. L’allenatore Beltrame intuisce subito le qualità di scalatore del ragazzo, che si mette in luce nel Giro d’Italia 1994 con fughe mirabolanti in salita. Dopo un ottimo secondo posto al Giro, Marco torna a festeggiare con gli amici e la famiglia nella sua Romagna, dove riabbraccia Francesco, suo amico d’infanzia e fa la conoscenza di una bellissima ragazza, Christina. Nel corso della Milano-Torino del 1995 rimane vittima di un terribile incidente: durante una discesa, si scontra con un’auto e riporta serie fratture a una gamba. Per Marco sembra ormai segnata la carriera, ma grazie alla famiglia, alla vicinanza del suo vecchio allenatore Ridolfi e alla fidanzata Christina, in pochi mesi si ristabilisce e torna a correre.

    Ripresa nuovamente la bicicletta, Marco vince nel 1998 sia il Giro d’Italia che il Tour de France, conquistando l’attenzione di tutto il mondo. Per tutti diventa “il Pirata”, che con le sue scalate fa sognare tutti gli appassionati di ciclismo, avvicinando a questo sport anche i meno interessati. Ma la carriera del campione, nel suo momento migliore, subisce un’improvvisa battuta d’arresto: il 5 giugno 1999, poco prima della penultima tappa del Giro d’Italia con partenza da Madonna di Campiglio, gli viene riscontrato un livello di ematocrito nel sangue superiore a quello concesso dai regolamenti internazionali, venendo squalificato. wikipedia.org

    Paolo Conte - Psiche album cover
    Label:Platinum Discs – 0602517819009
    Format:CD, Album
    Released:
    Genre:Jazz, Pop
    Style:Chanson
    • .E Mi Alzo Sui Pedali
    • Arranged By, Producer [Realization], Acoustic Guitar, Keyboards, Programmed By – Saverio Grandi
    • Mixed By – Maurizio Biancani
    • Mixed By [Assistant] – Fausto Demetrio
    • Piano – Fabrizio Foschini
    • Written-By – Curreri, Bigazzi, Falagiani, Grandi
    Stadio – Parole Nel Vento
    Stadio-Parole Nel Vento copertina album
    Etichetta:Capitol Records – 0946 388592 0 8
    Formato:CD, Album
    Uscita:
    Genere:Rock, Pop

    Marco Pantani è il mito del ciclismo per eccellenza degli ultimi trent’anni. Nessuno più di lui è riuscito a tenere testa alla popolarità dei calciatori, in un’epoca fatta di campioni irripetibili nella nostra Serie A. Marco Pantani, facendo sognare da giovanissimo e vincendo Giro e Tour nel ’98, è l’eroe del ciclismo, calpestato alla fine da tanti falsi amici e dagli interessi di tutto ciò che non ha a che fare con lo sport.

    Nelle difficoltà, però, i tifosi non lo hanno mai abbandonato. Tra questi ci sono gli Stadio. Quando Gaetano Curreri nel 2007, a tre anni dalla scomparsa del ciclista romagnolo, interpreta E mi alzo sui pedali, sa di dedicare un brano a un mito autentico. Lo fa con intensità, sentimento, e infinita delicatezza. Giancarlo Bigazzi, Marco Falagiani e Saverio Grandi scrivono parole e testo di questa poesia che riporta in qualche modo in vita il Marco Pantani. www.musica361.it

    Io sono un campione questo lo so, è solo questione di punti di vista. In questo posto dove io sto, Mi chiamano Marco il ciclista. Fragile. Umano. Sconfitto eppure vincente.
    Pantani E Io. Un Kriss Nella Schiena
    • Autore: G. Paolo Porrecaolo , Andrea Maietti
    • Editore: Lìmina
    • Isbn: 9788886713535
    • Categoria: Arti ricreative. spettacolo. sport
    • Numero pagine: 104
    • Data di Uscita: 01/01/1999
    • Collana: Storie e miti

    #alTempoNelTempo “O discorsi che non vanno più…”

    1. #AnniOTTANTA – The Alan Parsons Project – The Gold Bug/The Turn of a Friendly Card è il quinto album in studio del gruppo progressive rock britannico The Alan Parsons Project
    2. Quo vadis?, opera letteraria dello scrittore polacco Henryk Sienkiewicz, è un romanzo storico pubblicato dapprima a puntate nel 1894
    3. Quo vadis? è una miniserie televisiva diretta da Franco Rossi. È articolata in sei puntate, andate in onda nel 1985 su Rai Uno.
    4. Olga Karlatos, è una ex attrice e avvocatessa greca con cittadinanza bermudiana.
    5. Shari Lynn Belafonte è un’attrice, modella, scrittrice e cantante americana.
    6. #AnniOTTANTA – I Just Called to Say I Love You è un brano musicale scritto, prodotto e cantato da Stevie Wonder come parte della colonna sonora del film del 1984 La signora in rosso.
    7. #AnniOTTANTA – ENZO AVITABILE – CORRERE IN FRETTA / O’ SOUL MIO
    The Alan Parsons Project-The Gold Bug copertina album
    • The Alan Parsons Project – The Gold Bug

    The Turn of a Friendly Card è il quinto album in studio del gruppo progressive rock britannico The Alan Parsons Project, fondato da Alan Parsons ed Eric Woolfson, pubblicato nel 1980 dalla Arista Records.

    Alan Parsons ed Eric Woolfsons registrano The Turn of a Friendly Card tra la fine del 1979 e l’inizio del 1980, per poi pubblicarlo nel novembre del 1980. Poiché dall’autunno del 1978 entrambi, con le rispettive famiglie, si sono nel Principato di Monaco per motivi fiscali, utilizzano come studio di registrazione lo Studio Acousti a Parigi. L’album riscuote un grande successo in termini di vendite, già nel luglio del 1981 supera i due milioni di dischi, che sarà inferiore solo all’album Eye in the Sky, raggiunge la tredicesima posizione nelle classifiche USA, ma è in Europa che spopola arrivando ovunque nella top venti ed in Austria e Germania al secondo posto. La permanenza nel Principato di Monaco e la scontata frequentazione del Casinò di Monte Carlo stimolano il tema dell’album che tratta del mondo del gioco e dei suoi rischi, raccontando a grandi linee la vita di un uomo di mezz’età che diviene insofferente e sfida la fortuna andando al casinò e giocandosi tutto e perdendo, dissipa tutto ciò che possiede.Come session-man viene confermato il team ormai consolidato con Ian Bairnson alle chitarre, David Paton al basso, Stuart Elliott alla batteria e come cantanti Chris Rainbow e Lenny Zakatek. L’unica new entry è Elmer Gantry che canta nel brano introduttivo May Be A Price To Pay. Dopo la partecipazione ai tre album precedenti non viene confermato il tastierista Duncan Mackay che viene sostituito allo strumento da Eric Woolfson ed Alan Parsons. La copertina di tutte le versioni dell’album mostra una vetrata che sembra appartenere a una chiesa, ma il dettaglio in vetro colorato è una carta da poker, il re di quadri. La grafica è realizzata dai musicisti rock e registi di videoclip Kevin Godley e Lol Creme.

    Etichetta:Arista – ARS 37123
    Formato:Vinile, 7″, 45 RPM
    Uscita:
    Genere:Electronic
    • The Gold Bug (Strumentale) – 4:33 – Fischio umano, clavinet echeggiato, autoharp e clic con le dita: Alan Parsons • Chitarre e chitarra acustica con tremolo: Ian Bairnson • Basso e chitarra acustica con tremolo: David Paton • Batteria e triangolo rotante armonizzato: Stuart Elliott • Voci: Chris Rainbow • Sassofono: Session man non identificato

    Il brano prende il nome dal titolo di un racconto di Edgar Allan Poe dove veniva risolto un enigma grazie alla crittografia. Nel 1984 dopo la pubblicazione dell’album Ammonia Avenue una famosa marca di liquori italiana decide di utilizzare la strumentale The Gold Bug come colonna sonora per gli spot della stagione 1984 e 1985 del brandy Stock 84. Nel brano vi è una parte in cui Alan Parsons fischiando, e Chris Rainbow con un vocalizzo imitano lo stile dei temi leggendari degli Spaghetti-western di Ennio Morricone. La strumentale è caratterizzata da un notevole assolo di sassofono contralto suonato da un session-man francese che però non compare fra i crediti del disco. A tutt’oggi Alan Parsons non ricorda il nome del sassofonista. (IT) «Ho avuto questa folle idea proprio verso la fine delle registrazioni di presentare un assolo di fisarmonica molto parigino su “Nothing Left To Lose”, di cui ero felicissimo. Non abbiamo mai avuto il nome del musicista e allo stesso modo il sassofonista di “The Gold Bug” è sempre rimasto anonimo.» (Alan Parsons novembre 2015, dal booklet del cd The Turn Of A Friendly Card – 35th Deluxe Anniversary Edition, 2015)

    Quo vadis?, opera letteraria dello scrittore polacco Henryk Sienkiewicz, è un romanzo storico pubblicato dapprima a puntate nel 1894 sulla Gazzetta Polacca e quindi raccolto in un unico volume nel 1896, portò a livello internazionale la fama dell’autore, che per questo divenne Premio Nobel per la letteratura nel 1905.

    Sullo sfondo della Roma imperiale, soffocata dalla tirannide di Nerone, viene narrata la storia d’amore contrastata e impossibile fra Ligia, una cristiana proveniente dai Ligi, e Marco Vinicio, patrizio romano. Il loro è un amore solcato dalle differenze ideologiche che dividono i loro mondi: quello pagano, nel suo massimo splendore di gloria e nella sua massima decadenza morale, e quello dei cristiani delle catacombe, impregnato di preghiera e amore fraterno. La loro storia affonda dunque in quella serie di avvenimenti storici che condurranno al grande incendio di Roma del 64 e, di conseguenza, alla successiva persecuzione anti-cristiana. Sienkiewicz decise di dare questo titolo al suo romanzo in ricordo del famoso episodio – ripreso da una tradizione popolare non contenuta nei Vangeli – nel quale Gesù appare a san Pietro, il quale gli rivolge appunto la domanda: Quo vadis, Domine? (Dove vai, Signore?).

    Quo vadis? è una miniserie televisiva diretta da Franco Rossi. È articolata in sei puntate, andate in onda nel 1985 su Rai Uno.

    • Prima puntata
      Nella prima puntata Vinicio chiede aiuto a suo padre, che gli consiglia di rapire la giovane. Ma l’uomo la ama immensamente e non si sognerebbe mai di compiere un simile gesto. Spinto dal desiderio, decide di confidarle il suo folle amore, ma ella lo respinge e si allontana misteriosamente.
    • Seconda puntata
      Vinicio insegue Licia mentre si reca nelle catacombe a pregare insieme ai compagni della sua comunità. Essendo un soldato al servizio dell’imperatore Nerone, che disprezza i cristiani a tal punto da farli uccidere nel Colosseo, Vinicio si trova di fronte a una decisione che gli cambierà la vita: restare nascosto o arrestare tutti.
    • Terza puntata
      I cristiani escono dalla catacomba seguiti a loro insaputa da Vinicio. Dinanzi a loro si apre uno spettacolo crudele e sanguinoso: l’incendio di Roma. Ovunque riecheggiano le grida disperate della gente, che corre terrorizzata da un angolo all’altro per sfuggire alla morte. A causa del panico, la comunità cristiana viene divisa e di Licia si perdono le tracce.
    • Quarta puntata
      Vinicio decide di abbandonare Roma, seguendo il capo della comunità cristiana, che si rivelerà essere San Pietro. L’uomo gli insegnerà i fondamenti della sua religione e lo convertirà con un rito sacro.
    • Quando Vinicio si allontana dal sentiero per cercare del cibo, viene arrestato dalle guardie romane. Tornato sul posto, al limite della strada, Vinicio nota che si ergono delle croci e riconosce crocifisso il suo compagno. In preda alla rabbia, si attribuisce le colpe e sradica le piante che trova sul suo cammino, spaventando le greggi e gli animali.
    • Quinta puntata
      Il protagonista torna in città alla ricerca di Licia, che è introvabile. Improvvisamente delle guardie lo arrestano scambiandolo per un pazzo senza tetto. Liberatosi dalla stretta degli uomini, Vinicio fugge verso un enorme casolare abbandonato, in cui si nasconde credendo di aver seminato le guardie, ma i richiami di queste ultime penetrano la sua testa: «Dove sei? Ti conviene farti trovare perché se scoviamo il tuo nascondiglio ti sgozziamo vivo, hai capito, barbone?». Allora l’uomo afferra un pugnale e da dietro una colonna di marmo aspetta la guardia che lo sta cercando in quella stanza e compie un gesto che non aveva mai fatto, o almeno non lo aveva mai fatto direttamente: uccidere. Entrata la seconda guardia nella stanza, nota con accortezza il cadavere del suo collega, mentre l’assassino è fuggito in un’altra sala senza essere visto, utilizzando un piccolo corridoio. Alla fine vengono eliminate tutte le guardie e il giovane esce dalla casa che lo ha macchiato di pesanti crimini, e ode le grida disperate di Licia provenire dal Colosseo.
    • Sesta puntata
      Licia viene salvata dalla carneficina dei cristiani da un gladiatore che sembra apparso dal nulla, il suo nome è Ursus. Dietro gli spalti i due si baciano e Licia confessa all’uomo misterioso di essersi invaghita di lui, quando poi egli calerà la maschera e la donna riconosce nel suo salvatore l’uomo che tanto l’aveva desiderata scoppia a piangere, credendo che fosse un suo nemico e che se non avesse accettato la sua proposta sarebbe stata uccisa. Invece Vinicio le inizia a recitare una preghiera cristiana e Licia capisce che si tratta di un romano convertitosi alla sua religione. Lo scenario si sposta a vent’anni dopo, con i due che vivono con i loro bambini in una maestosa dimora. it.wikipedia.org

    Olga Karlatos, pseudonimo di Olga Vlassopulos, è una ex attrice e avvocatessa greca con cittadinanza bermudiana.

    Nota per la bellezza dei suoi occhi, tra la fine degli anni sessanta ed i primi anni settanta ha avuto anche una breve carriera di cantante, incidendo un EP e alcuni 45 giri in francese e italiano, compresa la sigla dello sceneggiato Eneide di cui fu protagonista nei panni di Didone, la leggendaria regina di Cartagine. Nel 1975 prende parte al film Amici miei, diretto da Mario Monicelli, in cui interpreta Donatella, moglie infelice del chirurgo Sassaroli, che lascia per l’architetto Melandri.

    Nel corso degli anni ottanta ha interpretato una piccola parte nel capolavoro di Sergio Leone C’era una volta in America, ha partecipato al film di Mauro Bolognini La storia vera della signora dalle camelie, con Isabelle Huppert, e al film musical Purple Rain, con Prince, in cui interpreta la madre del cantante. Ha abbandonato le scene nei primi anni novanta. Nel 2007, all’età di sessant’anni, si è laureata in giurisprudenza all’Università del Kent e due anni dopo è divenuta membro dell’Associazione Avvocati delle Bermuda, dove si era trasferita (prendendone anche la cittadinanza) con il marito, il produttore e regista americano Arthur Rankin Jr. con cui era sposata dal 1983, dopo la separazione dal regista e connazionale Nikos Papatakis.

    Shari Lynn Belafonte è un’attrice, modella, scrittrice e cantante americana. La figlia del cantante Harry Belafonte, ha iniziato la sua carriera come modella prima di fare il suo debutto sul grande schermo nel film drammatico del 1982 Se tu potessi vedere quello che sento. È meglio conosciuta per il suo ruolo di Julie Gillette nella serie della ABC Hotel dal 1983 al 1988. In seguito è diventata protagonista della serie di fantascienza canadese Oltre la realtà (1991-93). Belafonte ha anche pubblicato due album in studio negli anni ’80 e ha recitato sul palco negli anni successivi. Belafonte ha iniziato la sua carriera come modella, diventando una cover girl di successo e apparendo in spot pubblicitari per Calvin Klein jeans. Ha fatto il suo debutto cinematografico nel 1982 nei film Time Walker e Se tu potessi vedere quello che sento. Ha poi lavorato come assistente di produzione e assistente alla regia nella televisione pubblica costa orientale prima di trasferirsi a Los Angeles, dove è diventata assistente del pubblicista presso Hanna-Barbera produzioni. Mentre si bagnava le mani “dietro le quinte”, ha anche ricevuto una serie di incarichi di modella e commerciali ed era nota per essere apparsa sulle copertine di oltre 300 riviste a partire dal 2015. Altri lungometraggi includono Zona di velocità, la commedia horror realizzata per la televisione L’ora di mezzanotte, in cui ha anche cantato una canzone intitolata “Get Dead”, e Fuoco, ghiaccio e dinamite.

    Il produttore televisivo Aaron Spelling ha scelto Belafonte come finalista per Julie Rogers su gli angeli di Charlie, un ruolo scritto pensando a lei specificatamente, ma la parte invece è andata a Tanya Roberts. Nel 1981 è stata scelta come modella in un episodio della seconda stagione di Hart to Hart. Nel 1990, Belafonte ha fatto il suo debutto teatrale in Tamara, interpretando il ruolo principale nella lunga produzione di Los Angeles. Poco dopo, ha interpretato il ruolo della dottoressa Laura Wingate in Rete USA serie drammatica di Oltre la realtà, che è andato in onda per due stagioni dal 1991 al 1993. Ha recitato in numerosi film per la televisione negli anni ’90, tra cui Seta francese (1994) con protagonista Susan Lucci, Le cronache di Heidi (1995) con protagonista Jamie Lee Curtis, Babylon 5: Thirdspace (1998) e Amare Evangeline (1999). Inoltre, ha co-ospitato la serie sindacata Stili di vita con Robin Leach e Shari Belafonte (1994-95), una versione aggiornata del programma di firma di Leach, Stili di vita dei ricchi e famosi. Nel 2006 ha ospitato un programma di viaggio chiamato “Travels In Messico E il caraibico Con Shari Belafonte ” su NYC Media.

    I Just Called to Say I Love You è un brano musicale scritto, prodotto e cantato da Stevie Wonder come parte della colonna sonora del film del 1984 La signora in rosso. Il brano è una ballata romantica abbastanza ritmata, in cui l’autore descrive come qualunque giornata ordinaria può diventare magica, se si confessano i propri sentimenti alla persona amata. Si tratta di una delle canzoni più “semplici” di Stevie Wonder, lontana dalle sperimentazioni anni Settanta, e pienamente in linea con lo stile anni Ottanta, fatto di sintetizzatori e drum machine. Per questa ragione, il brano non fu apprezzato dalla critica musicale alla sua uscita, anche se il pubblico premiò il disco, rendendolo uno dei maggiori successi del cantante. Il brano ha inoltre vinto l’Oscar e il Golden Globe alla miglior canzone originale.

    La canzone rimase in vetta alla Billboard Hot 100 per tre settimane, dal 13 ottobre 1984, diventando anche il primo, ed unico, singolo di Wonder in testa alla classifica britannica, dove invece rimase per ben sei settimane. Fra gli altri riconoscimenti della canzone vanno ricordati un Golden Globe ed un oscar per la migliore canzone. La canzone utilizza un campionamento di (Sittin’ on) the Dock of the Bay di Otis Redding del 1968.

    Sempre nel 1984, la cantante Dalida pubblica nell’album Dali una cover in lingua francese di questo brano, con il titolo Pour te dire je t’aime.

    Anche Johnny Dorelli ha incluso una sua versione del pezzo nell’album Mi son svegliato e c’eri tu del 1989, con l’accompagnamento dell’orchestra di Augusto Martelli. it.wikipedia.org

    • Stevie Wonder – I Just Called To Say I Love You
    Stevie Wonder-I Just Called To Say I Love You copertina album
    Etichetta:Motown – ZB 61451
    Formato:Vinile, 7″, 45 RPM, Single
    Uscita:
    Genere:ElectronicFunk / Soul
    • ENZO AVITABILE – CORRERE IN FRETTA / O’ SOUL MIO
    Enzo Avitabile-Correre In Fretta / O' Soul Mio copertina album
    • Released: 1984
    • Genre: Funk / Soul, Jazz
    • Bass, Executive Producer — Rino Avitabile
    • Chorus — Linda Westley, Naimy Hackett
    • Drums — Carlo Avitabile
    • Guitar — Piero Gallo
    • Management — Aldo Foglia
    • Photography — Guido Harari
    • Piano, Keyboards, Arranged By [Keyboards Arranged By] — Marcello Ferrante
    • Recorded By, Mixed By — Renato Cantele
    • Trumpet, Flugelhorn — Toni Stotuti
    • Vocals, Alto Saxophone, Tenor Saxophone, Baritone Saxophone, Producer, Music By, Lyrics By, Arranged By — Enzo Avitabile

    Etichetta:EMI – 06 1186947
    Formato:Vinile, 7″, Single, 45 RPM
    Paese:Italy
    Uscita:
    Genere:Funk / Soul

    #Generazioni #Ritratti Dmitri Vrubel – Mio Dio, aiutami a sopravvivere a questo amore mortale

    Dmitrij Vladimirovič Vrubel’ è stato un pittore russo. È morto in Germania nell’estate del 2022, per complicazioni da COVID-19. La sua opera più famosa è Mio Dio, aiutami a sopravvivere a questo amore mortale (la scritta in cirillico è Господи! Помоги мне выжить среди этой смертной любви), presente nella East Side Gallery a Berlino e raffigurante un bacio tra i leader comunisti Leonid Il’ič Brežnev ed Erich Honecker. L’opera è conosciuta anche come Fraternal Kiss.

    Il murale è ispirato al vero bacio tra Brežnev ed Honecker previsto dalla tradizione russa e effettuato nel 1979 in occasione dei trent’anni dalla nascita della DDR. Nel 2009 il graffito è stato distrutto per essere ridipinto da Vrubel’. La canzone di Caparezza Avrai ragione tu (ritratto), presente nell’album Museica (2014), è ispirata al famoso graffito di Vrubel’.

    Leoníd Il’íč Bréžnev è stato un politico e militare sovietico. Fu segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica e, di fatto, capo dell’URSS, dal 1964 al 1982, benché il suo potere sia stato esercitato, all’inizio del suo mandato, in concorso con altri esponenti del Politburo tra cui Kosygin e Podgornyj. Durante i lunghi anni alla guida del paese costruì un intricato sistema di controllo del PCUS, alimentando l’apparato burocratico (cerniera tra il partito e lo Stato) e realizzando, soprattutto nella parte finale della propria parabola politica, un equilibrio formato da personalità a lui fedeli tali per cui, nella fase del passaggio delle consegne alla guida del Soviet Supremo, egli non temesse altro che il proprio stesso deperimento fisico (che si dimostrerà sempre più un handicap sin dalla prima metà degli anni settanta, a causa delle diverse e gravi patologie che lo colpiranno).

    Cooptando nella nomenklatura personaggi a lui legati da vincoli di amicizia, di parentela o di interessi favorì anche l’incremento della corruzione e dei privilegi, acuendo la distanza tra il partito e la società civile, che subiva la repressione del regime. Attraverso il ruolo degli intellettuali (Solženicyn e Sacharov), tale divario contribuiva a diffondere un’immagine brutale dell’URSS all’estero e a minarne la credibilità agli occhi del mondo. Fu Segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1964 al 1982 e due volte a capo del Praesidium del Soviet Supremo (capo dello Stato), dal 1960 al 1964 e dal 1977 al 1982. Sotto il suo governo si acuirono le tensioni tra Occidente e mondo comunista, come nel caso della Primavera di Praga e dell’invasione dell’Afghanistan. La sua morte aprì il lento, ma costante percorso di liberalizzazione delle strutture dell’URSS poi guidato da Michail Gorbačëv.

    Erich Ernst Paul Honecker è stato un politico tedesco. Secondo Segretario generale del Comitato Centrale del Partito Socialista Unificato di Germania (SED) della Germania Est dal 3 maggio 1971 al 18 ottobre 1989, fu terzo Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica Democratica Tedesca dal 29 ottobre 1976 al 24 ottobre 1989.

    Nel 1930 Honecker divenne membro del Partito Comunista di Germania (KPD). Suo mentore politico fu Otto Niebergall, che in seguito divenne membro del KPD nel Bundestag. Dal 1930 al 1931 visitò la Scuola Internazionale Leninista di Mosca. Dopo il suo ritorno fu nominato Direttore Distrettuale della Lega della gioventù Comunista di Germania (KJVD). Dal 1933 lavorare nella KPD in Germania poteva essere svolto solamente in clandestinità (la regione della Saar non apparteneva al Reich tedesco); Honecker fu brevemente incarcerato, ma presto rilasciato. Nel 1934 si recò nello Saarland lavorando con Johannes Hoffmann nella campagna contro la reintegrazione al Reich tedesco. Tra il 1934 ed il 1935 ha inoltre lavorato a stretto contatto con Herbert Wehner, funzionario del KPD poi del Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD) . Dopo il referendum, dall’esito plebiscitario, della Saar tenuto il 13 gennaio 1935, tuttavia, il 90,73 % degli elettori votò a favore dell’unione con la Germania. Così il giovane funzionario fu costretto a fuggire insieme a circa 4.000-8.000 altre persone, soprattutto verso la Francia. Fu uno dei fondatori, nonché il primo presidente della Libera Gioventù Tedesca (FDJ), l’organizzazione giovanile del SED. Nel 1953 sposò Margot Feist, in seguito divenuta Ministro per l’Educazione. In qualità di Segretario della sicurezza del Comitato Centrale del partito fu il principale organizzatore nell’estate del 1961 dell’erezione del Muro di Berlino, voluta da Walter Ulbricht..

    Mio Dio, aiutami a sopravvivere a questo amore mortale conosciuto anche con i nomi di fraterno bacio o bacio di fratellanza , è un tipo di opera pittorica di graffiti, l’ artista di strada russo Dmitri Vrubel , eseguita su un pezzo del muro di Berlino , poco dopo il crollo del regime della Germania orientale nel 1990 . Rappresenta un bacio fraterno tra il leader dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), Leonid Brezhnev , e il leader della Repubblica Democratica Tedesca (DDR), Erich Honecker . Il dipinto è ispirato a una fotografia scattata dal francese Régis Bossu su7 ottobre 1979Durante la celebrazione del 30 ° anniversario della fondazione della DDR. Distrutta nel 2009 nell’ambito di un progetto di restauro per la East Side Gallery , l’opera è stata poi riprodotta dall’artista nello stesso anno.

    La tecnica usata da Dmitri Vrubel è simile a quella che usa in generale, vale a dire la riproduzione pittorica di una fotografia del volto di un personaggio mediatico, il più delle volte politico, che poi modifica e stilizza per le esigenze del suo lavoro . La fotografia che è servita da modello per questo dipinto è uno scatto in bianco e nero di Régis Bossu, un fotografo francese che ha seguito le notizie tedesche per l’agenzia Sygma . La foto viene scattata5 ottobre 1979, nel quadro del 30 ° anniversario della formazione della Repubblica democratica tedesca . La scena si svolge presso la residenza degli ospiti d’onore, a nord di Berlino, dove si svolgono i discorsi dei politici e lo scambio di doni diplomatici. La foto scattata da Régis Bossu mostra Leonid Brezhnev , allora Segretario Generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica , mentre bacia sulla bocca Erich Honecker , Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica Democratica Tedesca . È un bacio fraterno socialista tra i due uomini. La fotografia è quella della rivista francese Paris Match , dal titolo “Il bacio”. È stata questa copertina che ha introdotto la fotografia a Dmitri Vrubel. it.wikipedia.org

    #ascoltando

    #Generazioni #Ritratti – #E…state 2022, “Scrivevo dei silenzi, delle notti, annotavo l’inesprimibile.” (Arthur Rimbaud)

    1. #i#LIBRIFleur Jaeggy – I beati anni del castigo
    2. #alTempoNelTempoLambada è il titolo di un brano musicale, pubblicato come singolo nell’estate del 1989 dal gruppo franco-brasiliano Kaoma.
    3. #AnniNOVANTAI promessi sposi è uno sceneggiato televisivo prodotto dalla Rai nel 1990, diretto e interpretato dal Trio Lopez-Marchesini-Solenghi, parodia dei precedenti sceneggiati tratti dall’omonimo romanzo di Alessandro Manzoni, ovvero I promessi sposi del 1967, con la regia di Sandro Bolchi, e I promessi sposi del 1989, con la regia di Salvatore Nocita,
    4. #alTempoNelTempoAirone è un mensile italiano edito dai primi anni ottanta, fondato da Egidio Gavazzi. Il cambio di proprietà avvenuto nei primi anni duemila ha segnato una trasformazione della rivista: prima di allora infatti si occupava esclusivamente di reportage naturalistici, dopo ha iniziato a occuparsi anche di altri argomenti e con un taglio più divulgativo.
    5. #alTempoNelTempoRockfeller è un personaggio immaginario usato come pupazzo animato raffigurante un corvo antropomorfo in frac manovrato dal ventriloquo José Luis Moreno; fu particolarmente famoso negli anni ottanta quando apparve in molte trasmissioni televisive italiane. Vennero pubblicati anche dischi musicali a suo nome.
    6. #AnniOTTANTAJay Rolandi – Call Me… My Baby
    7. #alTempoNelTempoSimon John Charles Le Bon (Bushey, 27 ottobre 1958) è un cantante britannico, leader della band Duran Duran.

    Un collegio femminile in Svizzera, nell’Appenzell. Un’atmosfera di idillio e cattività. Arriva una «nuova»: è bella, severa, perfetta, sembra che abbia già vissuto tutto. La protagonista – un’altra interna del collegio – si sente attratta da questa figura, che lascia intravedere qualcosa di quieto e terribile. E il terribile, a poco a poco, si scopre: è la terra di nessuno tra perfezione e follia. Lo stile limpido e nervoso, l’acutezza delle notazioni, l’intensità di questa storia fanno risuonare una corda segreta, quella che si nasconde nell’immaginario collegio da cui tutti siamo usciti. E ci lascia toccati da un’emozione rara, fra lo sconcerto, l’attrazione e il timore, come se al centro di un’aiuola ben curata vedessimo aprirsi una voragine. www.adelphi.it

    • Fleur Jaeggy – I beati anni del castigo
    • Fabula, 33
    • 1989, 11ª ediz., pp. 107
    • isbn: 9788845907074
    • Temi: Letteratura italiana

    Lambada (conosciuta anche come Chorando se foi (Lambada)) è il titolo di un brano musicale, pubblicato come singolo nell’estate del 1989 dal gruppo franco-brasiliano Kaoma. Il singolo, primo estratto dall’album del gruppo Worldbeat, fu un successo mondiale, raggiungendo la prima posizione delle classifiche di undici paesi e raggiungendo la top 10 in moltissimi altri. Divenne tormentone estivo del 1989 e la danza che accompagnava la canzone, chiamata anch’essa Lambada, divenne un classico dei balli latini americani di coppia ballata ancora adesso e una delle canzoni in lingua portoghese più conosciute al mondo. In Italia la canzone fu presentata con gran successo al Festivalbar 1989. La canzone era un adattamento non autorizzato di Llorando Se Fue, un brano registrato dal gruppo di musica andina boliviana Los Kjarkas del 1981, attualizzato ai ritmi zouk delle Antille e al gusto occidentale. Il ballo invece si basava sul Carimbò brasiliano, ribattezzato “lambada”, nome che in portoghese indicherebbe l’oscillare delle barche legate al molo, alludendo al muoversi analogo dei bacini dei ballerini. Il video della canzone è ambientato sulla spiaggia di Trancoso, in Brasile, e sull’isola di Tagomago, vicino a Ibiza. Protagonisti sono i giovanissimi ballerini Chico & Roberta, un duo che si esibì molto in giro per il mondo in quegli anni.

    L’incredibile successo della canzone portò alla realizzazione di due film a essa ispirati, The Forbidden Dance e Lambada, curiosamente usciti nelle sale lo stesso giorno (il 16 marzo 1990), con scarso successo, pur se il secondo ha avuto meno commenti negativi del primo.

    I promessi sposi è uno sceneggiato televisivo prodotto dalla Rai nel 1990, diretto e interpretato dal Trio Lopez-Marchesini-Solenghi, parodia dei precedenti sceneggiati tratti dall’omonimo romanzo di Alessandro Manzoni, ovvero I promessi sposi del 1967, con la regia di Sandro Bolchi, e I promessi sposi del 1989, con la regia di Salvatore Nocita, quest’ultimo andato in onda nelle settimane immediatamente precedenti alla messa in onda di tale versione parodistica. Lo sceneggiato andò in onda per 5 mercoledì consecutivi, dal 10 gennaio al 7 febbraio, in prima serata su Raiuno; la prima puntata della fiction ebbe un ascolto record di 14.212.000 spettatori[1]. Le riprese degli esterni hanno avuto luogo presso il borgo medievale del Ricetto di Candelo, nel biellese, in passato set di un altro celebre sceneggiato Rai, La freccia nera; gli interni furono invece realizzati nel Centro di produzione Rai di Torino.

    Airone è un mensile italiano edito dai primi anni ottanta, fondato da Egidio Gavazzi. Il cambio di proprietà avvenuto nei primi anni duemila ha segnato una trasformazione della rivista: prima di allora infatti si occupava esclusivamente di reportage naturalistici, dopo ha iniziato a occuparsi anche di altri argomenti e con un taglio più divulgativo. La rivista viene lanciata sul mercato nel 1981 dall’Editoriale Giorgio Mondadori. Airone si caratterizzò subito come la prima pubblicazione italiana di divulgazione scientifica sui temi dell’etologia, dell’ecologia e, più in generale, dello studio degli animali e dell’ambiente. Sotto la direzione di Salvatore Giannella, in quegli anni Airone proponeva inediti servizi giornalistici di taglio reportagistico e divenne il primo e più diffuso mensile di natura e civiltà.

    Dopo la crisi di vendite dei tardi anni Novanta, nel contesto di una più generalizzata crisi dell’editoria tradizionale, Airone è stato acquisito, insieme ad altri periodici della casa editrice, da Cairo Communication, che ne era già la concessionaria per la pubblicità. La gestione, conscia della valenza storica del marchio “Airone”, decise di trasformare radicalmente la rivista sia nella scelta dei contenuti che nella forma divulgativa ma mantenendone il nome. Da quel momento la rivista ha iniziato a occuparsi di tematiche di interesse più ampio (ad esempio comportamento, salute, storia, religione, natura, scienza, arte) trattate con un taglio maggiormente divulgativo. wikipedia.org

    Rockfeller è un personaggio immaginario usato come pupazzo animato raffigurante un corvo antropomorfo in frac manovrato dal ventriloquo José Luis Moreno; fu particolarmente famoso negli anni ottanta quando apparve in molte trasmissioni televisive italiane. Vennero pubblicati anche dischi musicali a suo nome. Nelle sue prime apparizioni televisive, il corvo Rockfeller (o Rockefeller in Spagna) mostrava un enorme farfallino bianco al collo, l’interno del becco rosa e il cappello a cilindro non aveva il nastrino bianco intorno. Più avanti aggiungerà il nastrino bianco attorno al cilindro, toglierà il farfallino bianco e l’interno del suo becco verrà ricolorato di rosso.

    Il personaggio veniva animato da un ventriloquo, José Luis Moreno, con il quale scambiava battute su politici e personaggi noti del periodo, interrotte da smorfie e versi come una caratteristica pernacchia ottenuta storcendo la metà superiore del becco dalla parte opposta rispetto a dove si posizionava quella inferiore, l’alitare aaah e l’avanzare del suo bacino, tenendo costantemente in tasca le mani completamente umane. Faceva spesso il cascamorto con le donne dello spettacolo e pretendeva da loro una relazione con lui pur essendo un corvo. In alcune esibizioni di José Luis Moreno, al personaggio veniva affiancato Monchito, un pupazzetto vestito sempre con pantaloni alla zuava, un berretto e un gilet rosso, una camicia bianconera e nei primi tempi una giacca bruna con un berretto dai colori scozzesi e una camicia bianca, mentre nelle prime apparizioni era vestito da marinaio, famoso per la sua voce stridula. Quando è apparso per la prima volta in Fantastico 5 si è fatto spacciare per figlio illegittimo di Rockfeller, nato da una relazione fugace. È stato ospite fisso nella prima stagione del quiz Pentatlon dove Josè Luis Moreno lancerà anche il suo terzo pupazzo: Onorio, (conosciuto in Spagna come Macario) un contadino baffuto, con il basco sempre in testa, la camicia di raso bianco, la salopette marrone e i pantaloni alla zuava, che gli consentivano di esporre le sue gambe pelose, oggetto di molte sue battute. Nell’inverno 85/86 indossava calzini blu a scacchi rosa, apparentemente per ripararsi dal freddo, ma poi era in realtà per nascondere i peli. wikipedia.org

    Jay Rolandi-Call Me... My Baby copertina album
    Jay Rolandi – Call Me… My Baby
    Etichetta:CBS – CBS A 6721
    Formato:Vinile, 7″, 45 RPM, Single
    Paese:Italy
    Uscita:
    Genere:ElectronicRockPop
    Stile:Synth-popDisco
    ACall Me… My BabyWritten-By – M. Vicino*Written-By – M. Vicino*3:33
    BMichaela4:15

    Simon John Charles Le Bon (Bushey, 27 ottobre 1958) è un cantante britannico, leader della band Duran Duran. Iniziò sin da bambino a cantare nei cori della chiesa locale di San Giovanni Battista a Pinner, quartiere del borgo londinese di Harrow nella Grande Londra, situato a 19 km a nord-ovest da Charing Cross. Sua madre lo convinse del suo talento, così all’età di sei anni Le Bon prese parte ad uno spot televisivo del detersivo in polvere Persil, non avendo però battute. Frequentò il Pinner County Grammar School, lo stesso liceo dove Elton John studiò qualche anno prima. Durante gli studi si avvicinò al movimento punk e cantò in varie piccole band di scarsa importanza, fra le quali i Dog Days e i Robostrov.

    Lavorò come facchino all’ospedale Northwick Park, e partecipò ad un provino per una band punk a Harrow College. Apparve in alcuni spot televisivi e anche in diverse produzioni teatrali tra cui Schooldays in the West End of London di Tom Brown. Partì per il deserto del Negev in Israele nel 1978 per andare a lavorare in un kibbutz, una comunità collettiva israeliana. Al suo ritorno in Inghilterra decise di studiare arte drammatica all’Università di Birmingham. Nel maggio 1980 la sua ex fidanzata Fiona Kemp (una cameriera del Rum Runner) lo presentò ai provini dei Duran Duran.

    «C’eravamo tutti quando nel Rum Runner entrò questo ragazzo alto e di bell’aspetto, con gambe lunghe e molto sicuro di sé. “Ciao, sono Simon Le Bon”, disse con un accento meridionale. La prima cosa che pensai fu “Diamine, assomiglia a Elvis Presley!”. Ricordò a ognuno di noi Presley per il suo viso paffuto, e sapevamo che avrebbe avuto un gran successo con le ragazze. L’unico problema era che indossava degli attillatissimi pantaloni leopardati rosa, e furono questi a rendere grandioso il suo ingresso. Simon spiegò che faceva parte di una band chiamata Dog Days, quando aveva diciassette anni. Cantò qualche canzone degli anni ’70, ma la cosa più importante di tutte era che sapeva scrivere i testi delle canzoni. Simon è uno scrittore molto più bravo di quanto la gente possa pensare, lui è davvero profondo.» (Andy Taylor Wild Boy – My life in Duran Duran)
    Prese parte dunque al progetto Duran Duran, che interruppe nel 1985, formando lo stesso anno gli Arcadia con Nick Rhodes e Roger Taylor. Il loro singolo Election Day raggiunse il decimo posto in classifica, e la band pubblicò l’album So Red the Rose.

    Prese parte dunque al progetto Duran Duran, che interruppe nel 1985, formando lo stesso anno gli Arcadia con Nick Rhodes e Roger Taylor. Il loro singolo Election Day raggiunse il decimo posto in classifica, e la band pubblicò l’album So Red the Rose. I Duran Duran tornarono con Simon Le Bon, John Taylor e Nick Rhodes l’anno successivo, tuttavia verso la fine degli anni ottanta la band iniziò a perdere popolarità; nel 1993 ritornarono di moda con la pubblicazione del loro nono album, Duran Duran, e durante la relativa tournée Le Bon fu costretto a fermarsi per sei settimane a causa di problemi alla voce. Nel 1995 cantò la canzone della band Ordinary World con Pavarotti per beneficenza. Nei primi anni ottanta Le Bon è stato fidanzato con la modella Claire Stansfield. Nel 1985, sfogliando una rivista di moda, vede la modella iraniana Yasmin Parvaneh. Chiama l’agenzia e decide di incontrarla. Dopo pochi mesi di fidanzamento la coppia si sposa il 27 dicembre 1985. Dal matrimonio nasceranno tre figlie. wikipedia.org

    #GENERAZIONI #RITRATTI – #E…state 2022, #InItalia – La facilità con la quale società e persone possono pubblicare informazioni su Internet sta cambiando completamente il significato stesso del termine “pubblicare”.

    1. #i#DischiDalla pelle al cuore, album del cantautore italiano Antonello Venditti.
    2. #rileggo – Nooo… > Sì
    3. #rileggere – Inchiostro è una rivista letteraria italiana.
    4. #rileggere – La strada che porta a domani…
    5. #AnniSESSANTA – La prima edizione del Festivalbar si tenne ad Asiago nel mese di agosto del 1964
    6. #i#DischiSomething to Remember è una raccolta di ballad della cantautrice statunitense Madonna, pubblicato nel 1995 dalla Maverick Records.
    7. #Lebelleitalie – Tra natura e mito: Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta
    Antonello Venditti-Dalla Pelle Al Cuore copertina album

    Dalla pelle al cuore, uscito il 16 novembre 2007, è il sedicesimo album del cantautore italiano Antonello Venditti.

    L’album conta due ospiti d’eccezione: Gato Barbieri al sax e Carlo Verdone alla batteria. Il cantante romano ha presentato il disco in molte trasmissioni televisive, tra cui Che tempo che fa, Il treno dei desideri e Scalo 76.

    Il videoclip della canzone Indimenticabile è stato girato nel quartiere romano dell’EUR. Ha per protagonisti alcuni ragazzi che durante la notte si divertono in un Lunapark. Nel video appare anche l’immagine dello stesso cantautore Antonello Venditti. Il disco ha venduto più di 250 000 copie. Da ricordare la canzone Tradimento e perdono, dedicata ad Agostino Di Bartolomei, ex capitano della A.S. Roma, amico di Venditti, che si tolse la vita sparandosi un colpo di pistola al cuore il 30 maggio 1994. Sempre in questa canzone vengono ricordati anche Luigi Tenco e Marco Pantani. Altro pezzo molto importante, che Venditti ha definito il cuore del disco è Giuda: …ora sono qui, ultimo tra gli uomini a portare ancora tutte le spine della tua corona. Perdonando me liberi anche te dalla solitudine.

    • Formazione
    • Antonello Venditti – voce
    • Fabio Pignatelli – basso, tastiera, pianoforte, chitarra
    • Alfredo Golino – batteria
    • Alessandro Centofanti – tastiera, pianoforte
    • Toti Panzanelli – chitarra
    • Danilo Cherni – tastiera, pianoforte
    • Carlo Fadini – tastiera, pianoforte, chitarra
    • Carlo Verdone – batteria
    • Bruno Zucchetti – tastiera, pianoforte
    • Alessandro Canini – batteria, chitarra, sequencer
    • Marco Colucci – tastiera, pianoforte
    • Giovanni Di Caprio – chitarra
    • Mario Schilirò – chitarra
    • Marco Rinalduzzi – chitarra
    • Maurizio Perfetto – chitarra
    • Amedeo Bianchi – sax
    • Gato Barbieri – sax
    • Sandy Chambers, Julia st. Louis – cori
    Antonello Venditti – Dalla Pelle Al Cuore
    Etichetta:Heinz Music – 88697187362, Sony BMG Music Entertainment – 88697187362
    Formato:CD, Album
    Uscita:
    Genere:Pop
    Nooo… > Sì
    • ”Vorrei che tu venga da me per parlare dell’esame del mese prossimo”
    • vorrei che tu venissi da me…
    • inerente il…
    • inerente al…
    • birrichino, biricchino
    • birichino
    • eccezzionale
    • eccezionale
    • …forme scorrette di congiuntivo sono usate con evidente intento ironico Venghino, signori, venghino sulla giostra delle amministrative che sbaraglia gli steccati di partito, di coalizione, persino ideologici («La Repubblica»). www.treccani.it
    •  vengano

    Inchiostro è una rivista letteraria italiana. Fondata il 1º marzo 1995, è una rivista narrativa specificamente riservata agli scrittori esordienti e dilettanti. Pubblica opere scritte da autori non professionisti, inviate in redazione e scelte da un apposito comitato di lettura. Lo spirito per cui Inchiostro è nata è quello di dar voce a quegli autori che, altrimenti, sarebbero costretti al silenzio o all’anonimato per l’impossibilità di pubblicare i propri lavori. Su Inchiostro si pubblica in modo del tutto gratuito. Dalla fondazione il direttore di Inchiostro è Giampiero Dalle Molle, giornalista professionista. Dopo l’improvvisa scomparsa del fondatore -20 aprile 2015, – la rivista è oggi portata avanti dalla nuova editrice Gedi – Gruppo editoriale Delmiglio Inchiostro, e diretta da Emanuele Delmiglio. La rivista è distribuita nelle principali edicole di Milano, Torino, Verona e del centro di Roma; in oltre ottanta librerie in tutta Italia fra cui quelle del circuito Feltrinelli, oltre che per abbonamento. wikipedia.org

    • Attualmente la redazione di “Inchiostro” è così composta:
    • Direttore – Emanuele Delmiglio
    • Redattori – Electra Bove, Gioia Tasca, Enrico Rulli
    • Collaboratori – Simona Cremonini, Sofi Hakobyan, Stefano Giorgianni, Roberta Tosi
    • La strada che porta a domani
    • di Bill Gates (Autore)
    • Mondadori, 1995
    “Verrà un giorno, e non è molto lontano, in cui potremo concludere affari, studiare, conoscere il mondo e le sue culture, assistere a importanti spettacoli, stringere amicizie, visitare i negozi del quartiere e mostrare fotografie a parenti lontani, tutto senza muoverci dalla scrivania o dalla poltrona.”
    
    La facilità con la quale società e persone possono pubblicare informazioni su Internet sta cambiando completamente il significato stesso del termine "pubblicare". Internet si è affermata proprio perché offre uno spazio dove pubblicare contenuti. E ha abbastanza utenti da trarre beneficio dall'instaurarsi di un circolo positivo: più abbonati trova, più contenuti offre, e più contenuti offre, più abbonati trova.
    
    “L'autostrada informatica trasformerà la nostra cultura tanto drasticamente quanto l'invenzione della stampa di Gutenberg ha trasformato quella del Medio Evo.”
    
    

    Tracy Quade Tracy è la moglie di Bobby Solo ed i due sono sposati esattamente dal 1995. È in realtà la seconda moglie del noto cantante ed è più giovane di lui di circa 25 anni. L’amore sarebbe nato quasi per caso, ma è stato talmente tanto travolgente che li ha condotti a nozze nel 2005. Sembra proprio che la donna abbia origini coreane ed ha dato a Bobby Solo un figlio di nome era Ryan di cui l’artista sembra essere molto orgoglioso. Ma cosa sappiamo di lei e della sua vita privata? La moglie di Roberto Satti in arte conosciuto come Bobby Solo è nata in Corea. Come abbiamo già avuto modo di anticipare, pare che la donna sia più giovane di lui di tanti anni ed esattamente 25. Questa differenza d’età piuttosto importante non è stata mai un problema per loro. Il loro amore è stato così tanto forte da condurli alle nozze nel giro di poco tempo. Il cantante aveva sposato nel 1971 la ballerina Sophie Teckel nata in Francia e nota proprio per le sue abilità artistiche. Il matrimonio sarebbe finito nel 1991 e successivamente appare il cantante sia legato alla sua attuale moglie.

    La nascita del figlio Ryan Pare che la gravidanza sia arrivata inaspettatamente. Nel 2013 è nato l’ultimo figlio di Bobby, ovvero il piccolo Ryan e per loro è stata una gioia inaspettata su cui non facevano più conto visto che comunque soprattutto Bobby Solo era già piuttosto grande. Sembra infatti che la coppia avesse provato più volte ad avere un figlio anche tramite l‘inseminazione artificiale, ma senza alcun tipo di successo. Poi è arrivato il figlio adorato di nome Ryan che è tutta la vita di Bobby e della moglie Tracy.

    La prima edizione del Festivalbar si tenne ad Asiago nel mese di agosto del 1964. La manifestazione fu ideata, organizzata e condotta da Vittorio Salvetti e consisteva in una presentazione di cantanti già affermati e nuovi emergenti, i cui dischi in uscita per l’estate gareggiavano semplicemente attraverso il numero di selezioni che venivano fatte nei juke box. A vincere la manifestazione era i brano più “gettonato” nel gruppo di canzoni partecipanti. Non era stata prevista nessuna trasmissione televisiva ma solo una serata finale sponsorizzata da un’azienda, in cui furono attribuiti i premi. wikipedia.org

    • Classifica, canzoni e cantanti Campioni
    1. Credi a me – Bobby Solo – (G.Marchetti-G.Sanjust)
    2. Chi vede te (Take Me Tonight) – Gene Pitney (Daniele Pace-Schroeder-Gold-Alfred)
    3. Perché l’ho fatto – Fabrizio Ferretti (Alberto Testa-Anisfield-Denso)
    • Un paio di giorni – Robertino (testo di Mogol e Alberto Testa; musica di Pino Massara)
    • L’esercito del surf – Catherine Spaak (testo di Mogol; musica di Iller Pattacini)
    • Dorme la città – Andrea Lo Vecchio (Lo Vecchio)
    • E adesso te ne puoi andare (I only want to be with you) – Les Surfs (Leo Chiosso-Hawker-Raymonds)
    • Classifica, canzoni e cantanti Giovani
    1. Ciao ciao ciao (Bye Bye Love) – Pilade (Bryant-Del Prete-Astro Amari)
    2. Ragazzi come noi – Paki & Paki (Maresca-Zerato-Beretta)
    3. Dov’ero – An’Neris (Casadei-Rigoni-Simoni)
    Madonna-Something To Remember copertina album

    Something to Remember è una raccolta di ballad della cantautrice statunitense Madonna, pubblicato nel 1995 dalla Maverick Records. L’album contiene una cover della canzone I Want You, di Marvin Gaye, realizzata in collaborazione con il gruppo dei Massive Attack, due inediti, You’ll See e One More Chance, insieme anche ad un remix di Love Don’t Live Here Anymore.

    Alcune delle canzoni inserite nel disco non sono mai apparse prima su un album di Madonna, come This Used to Be My Playground, realizzata per la colonna sonora del film Ragazze vincenti, I’ll Remember, realizzata per la colonna sonora del film 110 e lode, e Crazy For You, tratta dalla colonna sonora di Vision Quest. L’album Something to Remember contiene anche Something to Remember, contenuta nell’album I’m Breathless, e “Forbidden Love”, una traccia dell’album Bedtime Stories . Per la copertina di Something to Remember è stata utilizzata una foto scartata dalla campagna di Versace del 1995. Italia (vendite: 500 000+) Europa (vendite: 3 000 000+)

    • Edizione Standard
    1. I Want You – 6:23 (Leon Ware, T-Boy Ross)
    2. I’ll Remember – 4:23 (Patrick Leonard, Madonna, Richard Page)
    3. Take a Bow – 5:21 (Babyface, Madonna)
    4. You’ll See – 4:41 (Madonna, David Foster)
    5. Crazy for You – 4:05 (John Bettis, Jon Lind)
    6. This Used to Be My Playground – 5:10 (Madonna, Shep Pettibone)
    7. Live to Tell – 5:51 (Patrick Leonard, Madonna)
    8. Love Don’t Live Here Anymore (Remix) – 4:54 (Miles Gregory)
    9. Something to Remember – 5:04 (Patrick Leonard, Madonna)
    10. Forbidden Love – 4:09 (Babyface, Madonna)
    11. One More Chance – 4:28 (Madonna, David Foster)
    12. Rain – 5:29 (Madonna, Shep Pettibone)
    13. Oh Father – 4:59 (Patrick Leonard, Madonna)
    14. I Want You (Orchestral) – 6:04 (Leon Ware, T-Boy Ross)
    Madonna – Something To Remember
    Etichetta:Maverick – 9362-46100-1, Warner Bros. Records – 9362-46100-1
    Formato:Vinile, LP, Compilation
    Uscita:
    Genere:ElectronicPop

    Tra natura e mito: Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta Siamo sulla costa che va dalla Torre dello Zancale, di Marina di Camerota, a Scario nel Golfo di Policastro: dal 2009 Area Marina Protetta della Campania.13,808 km di costa in cui si concentrano insenature, grotte, spiaggette, rade, sorgenti d’acqua sottomarine: Grotta Azzurra, Grotta del Noglio, Cala Bianca, Grotta degli Infreschi, la Piscina degli Iscolelli, la Sorgente di Santa Caterina, la Cappella di San Lazzaro, le spiaggette della Masseta, l’orto botanico naturale del Marcellino, sono alcune delle tappe da non perdere. Benvenuti nella costiera dei miti, dove l’antica Grecia incontra una natura selvaggia, rigogliosa di profumi e sapori, culla della dieta mediterranea. Visitandola avrete l’imbarazzo della scelta tra coste incontaminate, dove cantavano le sirene di Ulisse, grotte da esplorare, colline profumate di cedro ed ulivi da attraversare lungo le antiche mulattiere. L’Area Marina Protetta è suddivisa in zone a diverso grado di tutela (A – B – C), nelle quali l’attività umana è regolata da divieti e permessi per assicurare al meglio le esigenze di conservazione dell’ambiente naturale con l’uso sostenibile delle risorse offerte dal territorio. cilentoediano.it

    lebelleitalie.blogspot.com – LEGAMBIENTE PRESENTA LA GUIDA “IL MARE PIÙ BELLO 2022”

    #ascoltando Madredeus – Ainda