Online il bando “Città che legge 2023”

Rivolto ai Comuni che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” per il biennio 2022-2023, il Bando “Città che legge” riguarda la realizzazione di attività integrate per la promozione del libro e della lettura. A disposizione un totale di un milione di euro da assegnare a 35 progetti “esemplari”, in grado di coinvolgere scuole, biblioteche, istituzioni e associazioni creando un ecosistema favorevole alla lettura.I progetti finanziati hanno fra le finalità: “l’istituzione di circuiti culturali integrati a livello territoriale per la promozione della lettura, con la partecipazione di istituzioni scolastiche, di biblioteche di pubblica lettura e di istituzioni o associazioni culturali.”
Le proposte di progetto, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente on line, attraverso la nuova piattaforma bandi del Centro per il libro entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 8 novembre 2023.
Informazioni e/o chiarimenti sul Bando e sul procedimento possono essere richiesti, entro 5 giorni dalla scadenza del Bando, scrivendo esclusivamente al seguente indirizzo di posta elettronica: cittachelegge@cultura.gov.it.

Per tutte le info consultare il sito del Centro per il libro e la lettura

La vita di Peter, la sua lotta per la difesa ovunque dei diritti e della dignità della persona umana, la sua straordinaria bontà e umiltà… hanno un nome: amore. Peter Benenson fondatore di Amnesty International

Peter Benenson – nato Peter James Henry Solomon – è stato un attivista, avvocato e filantropo britannico, fondatore di Amnesty International, una delle principali organizzazioni mondiali che si occupano di diritti umani.

Peter Benenson nacque a Londra da una famiglia ebraica benestante. Era il nipote del banchiere ebreo-russo Grigori Benenson e figlio dell’ereditiera Flora Benenson Solomon, che allevò il figlio da sola dopo la morte del marito, Harold Solomon, colonnello dell’esercito britannico, avvenuta quando Peter aveva nove anni. Da bambino ebbe come insegnante privato il poeta W.H. Auden e successivamente frequentò i college di Eton e Oxford. Il suo impegno civile cominciò presto: già nel periodo scolastico si occupa della sorte di alcuni bambini ebrei tedeschi in fuga dalla Germania nazista e degli orfani della guerra civile spagnola. Dopo aver servito come volontario non combattente l’esercito britannico, durante la seconda guerra mondiale, durante la quale lavorò nell’ufficio stampa del Ministero dell’Informazione, si laureò poi in legge e si iscrisse al Partito laburista nel dopoguerra. Incaricato dai sindacati inglesi, lavorò in Spagna per la difesa di alcuni sindacalisti sotto processo durante il regime di Francisco Franco, riuscendo a farli assolvere. Si occupò anche, tra l’altro, di mandare osservatori nell’Ungheria invasa dall’URSS nel 1956. Fondò poi, con altri avvocati, il gruppo JUSTICE, che offriva l’assistenza legale a persone i cui diritti non erano garantiti. Nel 1958 si convertì al cattolicesimo.

È stato nel 1961 il fondatore di Amnesty International e da allora divenne un paladino dei diritti civili famoso in tutto il mondo. Scelse come simbolo della sua associazione una candela nel filo spinato: «Quando ho acceso la prima candela di Amnesty avevo in mente un vecchio proverbio cinese: “Meglio accendere una candela che maledire l’oscurità”. Questo è anche oggi il motto per noi di Amnesty» (Peter Benenson)
Egli ideò il motto «Questa candela non brucia per noi, ma per tutte quelle persone che non siamo riusciti a salvare dalla prigione, che sono state uccise, torturate, rapite, o sono “scomparse”. Per loro brucia la candela di Amnesty International».

Benenson decise di fondare l’organizzazione umanitaria dopo aver letto su un quotidiano – rimanendone scosso – la notizia della condanna a sette anni di reclusione per due studenti portoghesi, colpevoli di aver fatto un brindisi augurale in nome della libertà, in riferimento all’indipendenza dell’impero coloniale portoghese, durante il periodo del regime dittatoriale di António de Oliveira Salazar. Benenson scrisse una lettera all’editore del giornale The Observer, David Astor, che il 28 maggio del 1961 decise di pubblicarla accanto ad un articolo intitolato “I prigionieri dimenticati” (“The forgotten prisoners”). Nella missiva, Benenson chiedeva ai lettori di scrivere a loro volta lettere a sostegno degli studenti imprigionati e di altri prigionieri di coscienza. La reazione fu talmente vasta che ben presto gruppi di autori di lettere a sostegno della causa dei due giovani portoghesi vennero costituiti in una dozzina di paesi. Nel 1966, dopo uno scandalo di torture inflitte ad attivisti irlandesi da parte delle forze armate britanniche, Benenson accusò i servizi segreti inglesi di essersi infiltrati in Amnesty e presentò una relazione in questo senso, che chiedeva lo spostamento della sede in un paese neutrale ma che venne respinta dalla direzione. Così si dimise e decise di abbandonare l’attivismo nella sua associazione per protesta, ritirandosi a vita privata, anche se poi si riappacificò con parte del gruppo dirigente, del quale faceva parte anche Seán MacBride; tuttavia non smise mai le sue lotte per i diritti umani e si riavvicinò poi al movimento tra gli anni ottanta e gli anni novanta, ma non assunse più un ruolo operativo o dirigenziale. it.wikipedia.org

If Everyone Cared è un singolo del gruppo rock canadese Nickelback, pubblicato nel 2006 ed estratto dall’album All the Right Reasons.

Il nostro amico Peter L’avvocato Peter Benenson, che qualche anno prima, nel ’77 , era andato a ritirare il Premio Nobel per la Pace a nome di Amnesty International, stava qui da me in cucina a dipanare matasse di fili elettrici per cercare di scoprire -con la necessaria pazienza -che io personalmente non ho- la microscopica lampadina fulminata all’origine del guasto su tutta la linea. Lo ricordo all’opera -con i miei figli più grandicelli intorno- e ripenso alla disponibilità subito data in quell’occasione a far parte di Servas.
Peter Benenson divenne così a sua volta ospitante nella sua casa di campagna nell’Buckinghamshire, e per diversi anni accolse persone da tutto il mondo, soprattutto giovani.
La vita di Peter, la sua lotta per la difesa ovunque dei diritti e della dignità della persona umana, la sua straordinaria bontà e umiltà, la stessa entusiastica adesione alla proposta di Servas, hanno un nome: amore. Quell’amore che il vecchio Erich From cita quando dice:” Se uno ama solo una persona ed è indifferente nei confronti degli altri, il suo non è amore, è egoismo. Se amo veramente qualcuno, io amo il mondo, amo la vita. Se dico a una persona ‘Ti amo’, è come se dicessi ‘Amo tutti in te, amo il mondo attraverso di te’ “.

Pennuti spennati (For the Birds) un cortometraggio animato diretto da Ralph Eggleston.

Pennuti spennati (For the Birds) è un cortometraggio animato statunitense del 2000 diretto da Ralph Eggleston. Prodotto dalla Pixar Animation Studios, il corto ha vinto un Oscar come miglior cortometraggio d’animazione nel 2002 ed è stato incluso nella versione su DVD del film Monsters & Co. con il titolo tradotto Pennuti spennati.

Il cortometraggio inizia con un uccellino che si posa su un cavo telefonico tra due piloni, subito seguito da un secondo che gli si posa a fianco. Toccandosi i due iniziano a litigare. In breve tempo giungono sul cavo numerosi altri uccellini identici e tutti litigano tra loro per il posto. Il battibecco è interrotto dal verso di un uccello molto più grande (simile ad un becco a scarpa, ma con becco meno caratteristico e con un ciuffo di penne in testa simili a quelle della colomba coronata di Vittoria), appollaiato su uno dei piloni: gli uccellini lo guardano e cominciano a prenderlo in giro per il suo strano aspetto. Il grosso volatile non demorde e insiste nel voler conquistare l’amicizia e la simpatia dei più piccoli: si alza in volo dal pilone e si posa al centro del cavo che inizia così a piegarsi per il peso verso il basso, fino quasi a toccare terra. Gli uccellini non ci stanno e iniziano a lamentarsi vigorosamente; il grosso uccello fa lo stesso imitandoli. Uno degli uccellini, seccato, lo becca e il grosso uccello finisce a testa in giù con le zampe ancorate al cavo. La coppia centrale di uccellini inizia a beccagli le zampe per fargli perdere la presa. La cosa sembra funzionare, ma troppo tardi si accorgono che questo piano per disfarsi dell’intruso era una cattiva idea: finiscono infatti fiondati verso il cielo, perdendo tutte le loro piume. Dopo qualche istante cadono a terra venendo a loro volta scherniti dall’uccello più grande.

  • 2002 – Oscar – Miglior cortometraggio d’animazione
  • 2001 – Vancouver Effects and Animation Festival – Cortometraggio 3D animato al computer
  • 2001 – Anima Mundi Animation Festival – Miglior Film
  • 2001 – Chicago International Children’s Film Festival – secondo posto nella sezione Cortometraggi e Videoanimazioni
  • 2000 – Annie Award for Best Animated Short Subject – Migliore risultato per il soggetto di un cortometraggio animato
  • 2000 – Catalan International Film Festival – Miglior cortometraggio animato

Curiosità  I primi quattro uccellini che salgono sul cavo telefonico hanno nomi e caratteristiche individuali: ChipperBullySnob e Neurotic. Visti da vicino e attentamente, le caratteristiche implicite nei loro nomi, sono in realtà esplicitate. it.m.wikipedia.org

Sul filo del pregiudizio: i “Pennuti spennati” della Pixar I cortometraggi animati possono dare degli utili spunti di riflessione, validi sia per bambini che per adulti. Un piccolo esempio è rappresentato da “Pennuti spennati”, (“For the birds“) prodotto dalla Pixar nel 2000 e vincitore di numerosi premi. In tre minuti circa, il cortometraggio mostra un gruppo di uccellini blu intenti ad appollaiarsi su un filo, finché non notano la presenza di un altro volatile diverso da loro. Il nuovo arrivato cerca di fare amicizia, ma viene solo preso in giro per il suo aspetto particolare e stravagante. Nonostante tutto, non demorde e prova lo stesso a inserirsi tra gli uccellini blu, con un finale tutto da ridere!

Piume a parte, non è una situazione molto differente da quelle che si verificano a volte tra umani, quando una persona nuova cerca di interagire con un gruppo diffidente e pieno di pregiudizi…

Ralph Eggleston (Baton Rouge13 ottobre 1965 – Emeryville28 agosto 2022) è stato un registaanimatore e sceneggiatore statunitense. Ha diretto il cortometraggio, vincitore di un OscarPennuti spennati. Ha lavorato come scenografo in Toy Story e ne Gli Incredibili e ha svolto altri ruoli, come sceneggiatore o scenografo, in altrettanti film Pixar, come Alla ricerca di NemoMonsters & Co. e WALL•E. È stato uno dei collaboratori di Brad Bird, in quanto ha lavorato con lui ne Gli IncredibiliGli Incredibili 2, e in uno degli episodi de I Simpson diretto da Bird, Krusty va al fresco (Krusty Gets Busted). it.m.wikipedia.org

La scienza ha bisogno dei cartoni animati? Ralph Eggleston, Piero Angela, Bruno Bozzetto

La scienza ha bisogno dei cartoni animati? Da questo curioso interrogativo prende spunto la conferenza live streaming che vede protagonista lo scenografo Pixar Ralph Eggleston, ospite alla XVIII edizione di BergamoScienza… Eggleston, Premio Oscar nel 2002 per la regia del cortometraggio For the Birds, si confronterà con il disegnatore e regista Bruno Bozzetto e con Piero Angela, con il quale Bozzetto ha collaborato per anni. Con la mediazione dello scrittore Massimo Polidoro e di Alessandro Bettonagli, direttore artistico del Festival, si confronteranno sul rapporto tra scienza, comunicazione scientifica e cartoni animati. Oggi i film di animazione possono contare su grafiche sempre più complesse, in cui scienza e tecnologia giocano un ruolo fondamentale. Alle volte, però, è la scienza ad attingere dai cartoni. Anche scienza e comunicazione scientifica, infatti, hanno bisogno di immagini. E i cartoni, da questo punto di vista, possono essere una risorsa preziosissima. www.cinemaitaliano.info

“La simpatia nessuno te la può insegnare”. Enzo Garinei

Enzo Garinei, all’anagrafe Vincenzo Garinei è stato un attore e doppiatore italiano. Fratello del noto commediografo e regista teatrale Pietro Garinei e padre di Andrea Garinei – attore anch’egli, morto prematuramente – Enzo Garinei è un prolifico attore teatrale, televisivo e cinematografico, nonché uno dei principali caratteristi del panorama italiano. Esordisce al cinema nel 1949, in Totò le Mokò, e nel corso di quattro decenni partecipa, in ruoli secondari, a numerose commedie musicali e film, rallentando le proprie apparizioni solo a partire dagli anni novanta.

La simpatia nessuno te la può insegnare. 
A volte, un sorriso compra tutto, ma si può anche ostentare un sorriso forzato, falso, costruito, 
che viene percepito in quanto tale da persone di particolare sensibilità e intelligenza.

Nel teatro leggero ha partecipato a numerosi spettacoli di Garinei e Giovannini. Nel 1997-1998 ha recitato, a fianco di Delia Scala e Gerry Scotti nella serie televisiva Io e la mamma. Nel 2008 e 2009 è stato fra i protagonisti di Facciamo l’amore, a fianco di Gianluca Guidi e Lorenza Mario e di Aggiungi un posto a tavola, sempre a fianco di Gianluca Guidi e con Marisa Laurito. Nella stagione teatrale 2017-2018 ed ancora nella stagione 2019-2020 è ritornato in tournée con la nuova edizione di Aggiungi un posto a tavola, interpretando dal vivo “la voce di Dio”, ottenendo un tributo d’affetto da parte del pubblico.

Fino al 2008 è stato anche, saltuariamente, doppiatore: il personaggio più noto da lui doppiato è probabilmente quello di George Jefferson (interpretato da Sherman Hemsley) della sitcom I Jefferson (1975-1985). Doppiò anche Stan Laurel in alcune comiche e film. Nel luglio 2009 ha vinto il riconoscimento speciale Leggio d’oro “Alberto Sordi”.

Un film di Luigi Zampa. Con Paolo Stoppa, Marisa Allasio, Mike Bongiorno, Lilli Cerasoli.
Guido Celano, Ada Colangeli, Ugo Sasso, Antonio Acqua, Louis Seigner, Enzo Garinei, Matteo Spinola, Frank Villard, Valeria Fabrizi, Paola Quattrini, Françoise Rosay, Camillo Milli, Bella Visconti
Commedia, Ratings: Kids+16, durata 98 min. – Italia 1955.

Ragazze d’oggi è un film italiano del 1955 diretto da Luigi Zampa. Peppino Bardellotti, vedovo, vive a Milano del suo modesto lavoro di rappresentante di commercio. Ha quattro figlie, di cui tre in età da marito, seguite dalla cognata Matilde, che le incita a sistemarsi sposando un uomo ricco, e due delle ragazze, Sofia e Tilde, seguendo queste esortazioni avviano delle relazioni con due uomini facoltosi, o presunti tali. Anna, la terza figlia, è invece fidanzata con Sandro, semplice impiegato di una compagnia aerea che, a causa del suo scarso reddito e delle sue idee più moderne sul ruolo della donna, non viene ben accolto dalla famiglia.

Allegri Gemelli (Our Relations), noto anche come I nostri parenti, è un film del 1936 diretto da Harry Lachman e interpretato da Stan Laurel e Oliver Hardy. È l’unico lungometraggio della coppia in cui i due comici si sdoppiano; avevano già recitato in doppia parte in due cortometraggi: I monelli (1930) e Anniversario di nozze (1933). È il primo dei due film co-prodotti anche da Stan Laurel.

Stanlio e Ollio prendono il tè con le loro mogli. In momentanea assenza delle mogli in sala, ricevono da un postino una lettera della madre di Ollio contenente una foto che li ritrae in compagnia dei loro fratelli gemelli Alf e Bert. La lettera dice che i loro fratelli, sono stati imbarcati su un piroscafo e impiccati per ammutinamento. Stanlio è intenzionato a mostrare la lettera a sua moglie, ma Ollio glielo impedisce suggerendogli di bruciarla, affinché il loro passato non venga allo scoperto, considerando che la cattiva fama dei loro gemelli possa compromettere la loro vita matrimoniale.

In realtà Alf e Bert sono ancora vivi, ma vivono da straccioni sul piroscafo dove sono stati abbordati, e vengono convinti dal capo ingegnere Finn, ad amministrare i loro soldi col pretesto di farli risparmiare e diventare milionari. Il tutto si rivelerà un imbroglio da parte di Finn intenzionato ad intascarsi i loro soldi. Poco dopo vengono incaricati dal capitano del piroscafo di badare ad un pacchetto con dentro un anello di inestimabile valore. Dovranno riconsegnarlo al capitano in una birreria, dove i due si recano per divertirsi ma avendo un solo dollaro in tasca ordinano un paio di birre e a causa di un piccolo pasticcio di Bert, conoscono casualmente due belle ragazze del tavolo a fianco, Lily e Alice, che dopo averli invitati da loro, ordinano da mangiare a loro spese; impossibilitati di pagare il conto dicono al cameriere che sarebbero tornati sulla nave a recuperare del denaro ma egli non fidandosi delle parole dei due marinai, chiede che gli venga lasciato come prova del loro ritorno qualcosa come garanzia e allora i due, su suggerimento di Alf, gli lasciano momentaneamente l’anello. I due si recano nella stanza dove alloggia Finn col pretesto che gli vengano restituiti i loro soldi, che lui si rifiuta assolutamente di restituire. Alf e Bert allora, su altro suggerimento di Alf, mettono momentaneamente fuori gioco Finn rubandogli i suoi vestiti per andare ad impegnarli con la speranza di racimolare qualche dollaro ma alla fine ricaveranno soltanto due dollari. I due danno un’altra possibilità a Finn per farsi riconsegnare i soldi, ma scoprono che egli li ha cuciti nella fodera della giacca che hanno impegnato, pertanto Finn che per non farsi più fregare da loro, gli chiude a chiave nella stanza e impone ai due di consegnargli i loro abiti affinché possa uscire vestito per andare a recuperare i soldi e con l’altro pagare gli interessi sulla polizza dell’abito impegnato.

  • Doppiatori italiani
    1° doppiaggio (1937) (perduto):
    Carlo Cassola: Stan Laurel/Alf Laurel
    Paolo Canali: Oliver Hardy/Bert Hardy
    2° doppiaggio (1949):
  • Fiorenzo Fiorentini: Stan Laurel/Alf Laurel
    Carlo Croccolo: Oliver Hardy/Bert Hardy
    3° doppiaggio (1985):
  • Enzo Garinei: Stan Laurel/Alf Laurel
    Giorgio Ariani: Oliver Hardy/Bert Hardy
    Gino Pagnani: Finn, ingegnere capo
    Valerio Ruggeri: ubriaco alla birreria
    Gigi Reder: Robèrt, cameriere della birreria
    Mario Milita: uno degli scagnozzi al molo
  • Garinei e Giovannini. Le commedie musicali dal 1952 al 1962
  • di Costanza Filaroni
  • Scuola del Teatro Musicale, 2020
  • “Garinei e Giovannini. Le commedie musicali dal 1952 al 1962” è un’opera che ricostruisce nel dettaglio il percorso che porta alla nascita della commedia musicale all’italiana di Pietro Garinei e Sandro Giovannini. Partendo dal contesto culturale degli anni ’50 in cui si collocano le prime favole musicali, passando attraverso un percorso di costante perfezionamento, verrete guidati fino all’ideazione e realizzazione dei due spettacoli celebrativi scritti in occasione del centenario dell’unità d’Italia: “Rinaldo in campo” ed “Enrico ’61”

#Generazioni #Ritratti Dmitri Vrubel – Mio Dio, aiutami a sopravvivere a questo amore mortale

Dmitrij Vladimirovič Vrubel’ è stato un pittore russo. È morto in Germania nell’estate del 2022, per complicazioni da COVID-19. La sua opera più famosa è Mio Dio, aiutami a sopravvivere a questo amore mortale (la scritta in cirillico è Господи! Помоги мне выжить среди этой смертной любви), presente nella East Side Gallery a Berlino e raffigurante un bacio tra i leader comunisti Leonid Il’ič Brežnev ed Erich Honecker. L’opera è conosciuta anche come Fraternal Kiss.

Il murale è ispirato al vero bacio tra Brežnev ed Honecker previsto dalla tradizione russa e effettuato nel 1979 in occasione dei trent’anni dalla nascita della DDR. Nel 2009 il graffito è stato distrutto per essere ridipinto da Vrubel’. La canzone di Caparezza Avrai ragione tu (ritratto), presente nell’album Museica (2014), è ispirata al famoso graffito di Vrubel’.

Leoníd Il’íč Bréžnev è stato un politico e militare sovietico. Fu segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica e, di fatto, capo dell’URSS, dal 1964 al 1982, benché il suo potere sia stato esercitato, all’inizio del suo mandato, in concorso con altri esponenti del Politburo tra cui Kosygin e Podgornyj. Durante i lunghi anni alla guida del paese costruì un intricato sistema di controllo del PCUS, alimentando l’apparato burocratico (cerniera tra il partito e lo Stato) e realizzando, soprattutto nella parte finale della propria parabola politica, un equilibrio formato da personalità a lui fedeli tali per cui, nella fase del passaggio delle consegne alla guida del Soviet Supremo, egli non temesse altro che il proprio stesso deperimento fisico (che si dimostrerà sempre più un handicap sin dalla prima metà degli anni settanta, a causa delle diverse e gravi patologie che lo colpiranno).

Cooptando nella nomenklatura personaggi a lui legati da vincoli di amicizia, di parentela o di interessi favorì anche l’incremento della corruzione e dei privilegi, acuendo la distanza tra il partito e la società civile, che subiva la repressione del regime. Attraverso il ruolo degli intellettuali (Solženicyn e Sacharov), tale divario contribuiva a diffondere un’immagine brutale dell’URSS all’estero e a minarne la credibilità agli occhi del mondo. Fu Segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1964 al 1982 e due volte a capo del Praesidium del Soviet Supremo (capo dello Stato), dal 1960 al 1964 e dal 1977 al 1982. Sotto il suo governo si acuirono le tensioni tra Occidente e mondo comunista, come nel caso della Primavera di Praga e dell’invasione dell’Afghanistan. La sua morte aprì il lento, ma costante percorso di liberalizzazione delle strutture dell’URSS poi guidato da Michail Gorbačëv.

Erich Ernst Paul Honecker è stato un politico tedesco. Secondo Segretario generale del Comitato Centrale del Partito Socialista Unificato di Germania (SED) della Germania Est dal 3 maggio 1971 al 18 ottobre 1989, fu terzo Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica Democratica Tedesca dal 29 ottobre 1976 al 24 ottobre 1989.

Nel 1930 Honecker divenne membro del Partito Comunista di Germania (KPD). Suo mentore politico fu Otto Niebergall, che in seguito divenne membro del KPD nel Bundestag. Dal 1930 al 1931 visitò la Scuola Internazionale Leninista di Mosca. Dopo il suo ritorno fu nominato Direttore Distrettuale della Lega della gioventù Comunista di Germania (KJVD). Dal 1933 lavorare nella KPD in Germania poteva essere svolto solamente in clandestinità (la regione della Saar non apparteneva al Reich tedesco); Honecker fu brevemente incarcerato, ma presto rilasciato. Nel 1934 si recò nello Saarland lavorando con Johannes Hoffmann nella campagna contro la reintegrazione al Reich tedesco. Tra il 1934 ed il 1935 ha inoltre lavorato a stretto contatto con Herbert Wehner, funzionario del KPD poi del Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD) . Dopo il referendum, dall’esito plebiscitario, della Saar tenuto il 13 gennaio 1935, tuttavia, il 90,73 % degli elettori votò a favore dell’unione con la Germania. Così il giovane funzionario fu costretto a fuggire insieme a circa 4.000-8.000 altre persone, soprattutto verso la Francia. Fu uno dei fondatori, nonché il primo presidente della Libera Gioventù Tedesca (FDJ), l’organizzazione giovanile del SED. Nel 1953 sposò Margot Feist, in seguito divenuta Ministro per l’Educazione. In qualità di Segretario della sicurezza del Comitato Centrale del partito fu il principale organizzatore nell’estate del 1961 dell’erezione del Muro di Berlino, voluta da Walter Ulbricht..

Mio Dio, aiutami a sopravvivere a questo amore mortale conosciuto anche con i nomi di fraterno bacio o bacio di fratellanza , è un tipo di opera pittorica di graffiti, l’ artista di strada russo Dmitri Vrubel , eseguita su un pezzo del muro di Berlino , poco dopo il crollo del regime della Germania orientale nel 1990 . Rappresenta un bacio fraterno tra il leader dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), Leonid Brezhnev , e il leader della Repubblica Democratica Tedesca (DDR), Erich Honecker . Il dipinto è ispirato a una fotografia scattata dal francese Régis Bossu su7 ottobre 1979Durante la celebrazione del 30 ° anniversario della fondazione della DDR. Distrutta nel 2009 nell’ambito di un progetto di restauro per la East Side Gallery , l’opera è stata poi riprodotta dall’artista nello stesso anno.

La tecnica usata da Dmitri Vrubel è simile a quella che usa in generale, vale a dire la riproduzione pittorica di una fotografia del volto di un personaggio mediatico, il più delle volte politico, che poi modifica e stilizza per le esigenze del suo lavoro . La fotografia che è servita da modello per questo dipinto è uno scatto in bianco e nero di Régis Bossu, un fotografo francese che ha seguito le notizie tedesche per l’agenzia Sygma . La foto viene scattata5 ottobre 1979, nel quadro del 30 ° anniversario della formazione della Repubblica democratica tedesca . La scena si svolge presso la residenza degli ospiti d’onore, a nord di Berlino, dove si svolgono i discorsi dei politici e lo scambio di doni diplomatici. La foto scattata da Régis Bossu mostra Leonid Brezhnev , allora Segretario Generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica , mentre bacia sulla bocca Erich Honecker , Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica Democratica Tedesca . È un bacio fraterno socialista tra i due uomini. La fotografia è quella della rivista francese Paris Match , dal titolo “Il bacio”. È stata questa copertina che ha introdotto la fotografia a Dmitri Vrubel. it.wikipedia.org

#ascoltando