#NavigATTori #alTempoNelTempo – You make me feel like a natural woman

  1. Natural Woman (Live in Rome) è un album registrato dal vivo di Giorgia
  2. Promise è un album dei Sade pubblicato nel 1985 dalla Epic Records
  3. Melanchólia è il nono album dei Matia Bazar, pubblicato su vinile dalla Ariston Records nel 1985
  4. La nausea è un romanzo di Jean-Paul Sartre, scritto nel 1932 e pubblicato nel 1938, dopo numerose radicali revisioni (nel 1934, nel 1936 e, infine, nel 1938).
  5. Melencolia I o Melancholia I è un’incisione a bulino (23,9×28,9 cm) di Albrecht Dürer, siglata e datata al 1514
  6. San Nicandro Garganico è un comune italiano di 14 332 abitanti della provincia di Foggia in Puglia
  7. Yma Sumac nata Zoila Augusta Emperatriz Chávarri del Castillo è stata una cantante peruviana.

Natural Woman (Live in Rome) è un album registrato dal vivo di Giorgia, registrato in versione acustica al classico di Roma nel 1993. L’album, messo in commercio per il mercato non italiano e pubblicato anche in Giappone, contiene alcuni brani di musica pop, rock, soul e R&B amati dalla cantautrice romana, che vanno dagli anni sessanta in poi. Prodotto da Marco Rinalduzzi e Massimo Calabrese, con la produzione esecutiva di Ben Sidran (produttore di Diana Ross), nel 1993, Natural Woman (Live in Rome), assieme a One More Go Round, esce per l’etichetta Go Jazz dopo essere stato registrato dal vivo al Classico di Roma; entrambi i dischi verranno poi ristampati nel 1995 dalla Flying Records, dopo il successo di Giorgia, in un’ulteriore versione, come doppio cd.

Giorgia – Natural Woman – Live In Rome
Giorgia-Natural Woman - Live In Rome copertina album

Questo CD non compare solitamente nella discografia ufficiale di Giorgia, ma nel 1995 venne messo in commercio anche in una confezione speciale (doppia) intitolata I primi anni, contenente un secondo lavoro One More Go Round. In questa esibizione Giorgia è accompagnata da: Marco Rinalduzzi: guitars & voice, Massimo Calabrese: electric bass & voice, Alberto Bartoli: drums & percussion e in alcuni brani, ai cori, dai “D’Altro Canto”. Notevoli le interpretazioni di A Natural Woman e Chain of Fools di Aretha Franklin, brani che ancora oggi Giorgia propone nel corso dei suoi concerti. it.wikipedia.org

Etichetta:Flying Records – FIN 157 CD
Formato:CD, Album
Paese:Italy
Uscita:
Genere:RockFunk / SoulBlues
Stile:SoulRhythm & BluesBlues Rock
Sade-Promise copertina album

Promise è un album dei Sade pubblicato nel 1985 dalla Epic Records ed ha raggiunto la prima posizione nella classifica nel Regno Unito per due settimane, nella Billboard 200 per due settimane, In Italia, in Svizzera ed Olanda, la seconda in Germania, la terza in Nuova Zelanda, la quarta in Svezia e la sesta in Austria e Norvegia. In Italia risulterà in decima posizione nella classifica degli album più venduti dell’anno.

  • Formazione
  • Sade Adu – voce
  • Stuart Matthewman – sassofono, chitarra
  • Andrew Hale – tastiera
  • Paul Denman – basso
Sade – Promise
Etichetta:Epic – EPC 86318, Epic – 86318
Formato:Vinile, LP, Album, Stereo, Gatefold
Uscita:
Genere:JazzFunk / Soul
Matia Bazar-Melanchólia copertina album

Melanchólia è il nono album dei Matia Bazar, pubblicato su vinile dalla Ariston Records nel 1985. È il primo album con Sergio Cossu alle tastiere. Contiene il brano Souvenir, presentato dal gruppo al Festival di Sanremo 1985, e il singolo di successo internazionale Ti sento (I Feel You). Distribuito su CD da Ariola (catalogo 257.699) nel 1985, ristampato da CGD su 33 giri (CGD 20632) e su CD (CDS 6053) nel 1987. Ristampato su CD nel 1987 anche dalla Virgin Dischi (MPCID 1017)[2] e, rimasterizzato, nel 1991 (777 7 86627 2).

  • Formazione
  • Gruppo
  • Antonella Ruggiero – voce
  • Carlo Marrale – chitarre, sintetizzatori, voce
  • Sergio Cossu – tastiere, sintetizzatori
  • Aldo Stellita – basso, cori
  • Giancarlo Golzi – batteria
  • Altri musicisti
  • Serse May – programmazione
  • Piero Cairo – sintetizzatore, programmazione
  • Robert Sidoli – programmazione
  • Jacopo Jacopetti – sax
  • Rudy Trevisi – sax in Cose
  • Mauro Sabbione – tastiere in Vacanze romane
Matia Bazar – Melanchólia
Etichetta:Ariola – 207 699, Ariola – 207.699
Formato:Vinile, LP, Album
Uscita:
Genere:Electronic

La nausea è un romanzo di Jean-Paul Sartre, scritto nel 1932 e pubblicato nel 1938, dopo numerose radicali revisioni (nel 1934, nel 1936 e, infine, nel 1938). In origine l’opera prendeva il titolo di Melancholia, in onore dell’omonima incisione del pittore Albrecht Dürer. Fu l’editore Gallimard a chiedere all’autore di cambiare il titolo, non ritenendolo sufficientemente “affabile” per il pubblico, in La nausea.

Poiché La Nausée non è un romanzo nel senso stretto del termine, bensì una sorta di “diario filosofico” del protagonista (Antoine Roquentin), e vista la sua complessità interna, non è semplice definirne una trama precisa. Tuttavia, nella prima edizione del libro fu Sartre stesso a cercare di tracciarla, nel tentativo di dare al lettore i dati essenziali della storia e dei personaggi. È largamente accettato che Bouville, città fittizia in cui viene ambientato il romanzo, rappresenti Le Havre, in cui Sartre visse e insegnò negli anni trenta, gli stessi in cui scrisse La Nausea.

Niente è cambiato, e tuttavia tutto esiste in un'altra maniera. Non posso descriverlo, è come la Nausea e tuttavia è esattamente l'opposto: finalmente mi capita un'avventura e se m'interrogo vedo che mi capita e che sono io che sono qui; sono io che fendo la notte, sono felice come un eroe di romanzo. (2003, p. 72)
  • Personaggi
  • Antoine Roquentin: età di circa trent’anni, studioso di storia, la sua solitudine lo porta a comprendere che è l’uomo a dare costantemente un senso nobile e alto alla propria esistenza. Questa consapevolezza porta il protagonista ad esser nauseato di sé stesso e del mondo che lo circonda.
  • L’autodidatta: studia in ordine alfabetico i libri della biblioteca, la stessa frequentata da Roquentin. Viene però cacciato dalla biblioteca per aver tentato di sedurre un adolescente. Ateo, socialista, umanitarista e ottimista, è il simbolo dell’illusione della cultura; nel romanzo tuttavia si lascia presagire la disillusione dell’Autodidatta dall’umanitarismo in seguito all’episodio della biblioteca.
  • Anny: ex-fidanzata di Roquentin, è un’attrice trentenne ormai mantenuta dall’amante di turno. Anche Anny giunge alla consapevolezza della vanità dell’esistenza. it.wikipedia.org

Melencolia I o Melancholia I è un’incisione a bulino (23,9×28,9 cm) di Albrecht Dürer, siglata e datata al 1514 e conservata, tra le migliori copie esistenti, nella Staatliche Kunsthalle di Karlsruhe. L’opera, densa di riferimenti esoterici, tra cui il quadrato magico, è una delle incisioni più famose in assoluto. L’incisione fa parte del trittico detto Meisterstiche, con il San Girolamo nella cella e Il cavaliere, la morte e il diavolo, realizzato tra il 1513 e il 1514. Sebbene non legate dal punto di vista compositivo, le tre incisioni rappresentano tre esempi diversi di vita, legati rispettivamente alle virtù morali, teologiche e intellettuali.

Ritrae una figura alata seduta con aria pensosa davanti a una costruzione di pietra circondata da strani oggetti, simboli appartenenti al mondo dell’alchimia: una bilancia, un cane scheletrico, attrezzi da falegname, una clessidra, un solido geometrico (un “troncato romboedrico” o “poliedro Dürer”) un putto, una campana, un coltello, una scala a pioli. L’opera simbolicamente rappresenta, in termini alchemici, le difficoltà che si incontrano nel tentativo di tramutare il piombo (anime delle tenebre) in oro (anime che risplendono). Secondo la tradizione astrologica l’ambito alchemico era dominato dal pianeta Saturno, ed era legato al sentimento della malinconia, quindi al temperamento melanconico. Altri elementi che suscitano tale emozione sono l’arcobaleno e la cometa. Le chiavi rappresentano la conoscenza, in grado di liberare l’uomo dal suo stato melanconico. Altro simbolo di speranza è il pipistrello, che viene rischiarato dalla luce che spazza le tenebre.

Si tratta quindi di un vero e proprio compendio del pensiero dell’artista sull’arte e sull’animo umano. Esiste un raro primo stato della stampa in cui la cifra “9” del quadrato magico risulta disegnata a rovescio.

San Nicandro Garganico è un comune italiano di 14 332 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. La località sorge su un complesso di colline, nel parco nazionale del Gargano, pochi chilometri a sud-est del lago di Lesina, a fare da avanguardia settentrionale del promontorio del Gargano. Il territorio comunale si estende dal mare Adriatico all’alta collina (754 m s.l.m.) ed è compreso tra i laghi di Varano e Lesina. Vi si riscontra un insieme variegato di microambienti e paesaggi, nei quali anfratti, grotte e sorgenti rivelano la natura fortemente carsica del territorio. Nel territorio comunale scorre il fiume Lauro.

Le località che rientrano geograficamente nel territorio di questa città garganica sono: Torre Mileto (località balneare), San Giuseppe (luogo di culto), Monte Devio (luogo di culto), Gargano Blu (località confinante con Torre Mileto). Altre località sono presenti nella sottosezione “Aree Naturali”. Notata la sua posizione geografica, il Comune è considerato come la “antica porta del Gargano”.

Il Comune faceva parte della Comunità Montana del Gargano (fino all’anno 2009, data di soppressione della Comunità). Il comune confina con quelli di Lesina, Cagnano Varano, San Marco in Lamis, Apricena e Poggio Imperiale. Le più antiche citazioni parlano di un Castrum Sancti Nicandri, quindi di un Castellum e infine della Terra Sancti Nicandri, nel momento in cui l’antico castello diviene un borgo abitato.

Il toponimo è riferito al santo omonimo ma è da chiarire di quale San Nicandro si tratti, poiché il martirologio romano conosce almeno tre diversi santi con questo nome. L’ipotesi più probabile è che il primo insediamento sia stato fondato in un tenimento cenobitico denominato San Nicandro per la presenza di qualche chiesa dedicata al santo vescovo di Myra. Per cui lo stesso abitato ne avrebbe poi conservato il nome. Successivamente, divenuto desueto (o forse mai praticato a livello popolare) il culto di san Nicandro di Myra per alcuni secoli, agli inizi del Seicento l’attenzione cultuale, fuorviata dalla omonimia, si traspose su San Nicandro martire di Venafro, per l’arrivo di un frate francescano panegirista, che portò con sé nel centro garganico alcune reliquie proprio dalla cittadina molisana. Il culto di san Nicandro martire di Venafro, insieme ai compagni Marciano e Daria, grazie all’incentivo pastorale della Chiesa locale e alla promozione “mecenatistica” dei feudatari Cattaneo, assunse gradualmente, pur con periodiche difficoltà, i connotati di culto patronale cittadino, fino al giorno d’oggi.

Nel 1861, con l’unificazione d’Italia, il nuovo governo piemontese decise di modificare il toponimo, forse per esigenze di duttilità burocratica, che divenne Sannicandro Garganico. Una delibera di Consiglio Comunale del 1998, approvata dal Presidente della Repubblica, ripristina il toponimo in San Nicandro Garganico. it.wikipedia.org

Yma Sumac nata Zoila Augusta Emperatriz Chávarri del Castillo è stata una cantante peruviana. Il suo nome d’arte è stato scritto anche come Ymma Sumak e Imma Sumack. Negli anni cinquanta fu una delle più note esponenti della musica esotica. Viene ricordata principalmente per la sua voce che, all’epoca, copriva un’estensione di quattro o cinque ottave (i pareri sono discordi). Non senza qualche controversia, a lei viene attribuito il merito di aver cantato la nota più acuta mai registrata da una voce femminile (superando Erna Sack) nella canzone Chuncho.

Nel 1951 partecipa al musical Flahooley. Nel 1957 divorziò dal marito per poi sposarlo nuovamente due anni dopo e divorziare di nuovo nel 1965. Da questo matrimonio, ebbero un figlio, Charles, nato nel 1949, morto nel 1953. Nel 1961, apparentemente per far fronte a difficoltà finanziarie, Yma Sumac e l’Inca Taky Trio iniziarono un tour mondiale durato cinque anni che li portò in Unione Sovietica, Europa, Asia e America Latina. Del loro concerto di Bucarest, in Romania, rimane l’album Recital, unico suo disco dal vivo. Dopo il tour le sue apparizioni divennero più sporadiche. Nel 1971 pubblica un disco di musica rock, Miracles, e torna a vivere in Perù. Sul finire degli anni settanta torna negli Stati Uniti dove continua a esibirsi in varie città. Nel 1987 incide anche una canzone per l’album Stay Awake, una collezione di rifacimenti di canzoni dei film di Walt Disney. it.wikipedia.org

Yma Sumac-Amor Indio copertina album
Yma Sumac – Amor Indio
Etichetta:Saludos Amigos – CD 62056
Formato:CD, Compilation
Uscita:
Genere:JazzLatinPopFolk, World, & Country

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