- Richard Knerr e Arthur Melin erano due amici di vecchia data che decisero negli anni cinquanta di creare una ditta, la Wham-O
- QUANDO ERAVAMO REPRESSI ITALIA 1992
- “La Via dei Romei” è la registrazione di uno spettacolo dal vivo tenutosi a Ravenna il 16 e 17 dicembre 1996, una favola musicale, testi e musiche di Ambrogio Sparagna
- Il guardiano del faro – Sergio Bambarén
- By the Way è l’ottavo album in studio del gruppo musicale statunitense Red Hot Chili Peppers, pubblicato il 9 luglio 2002 dalla Warner Bros. Records.
- 2002 – a Tricarico del premio “Clip Targato Italia” per il video de “La pesca”,
- LUNEDÌ 15/07/2002 – LUCCA SUMMER FESTIVAL Piazza Napoleone
Richard Knerr e Arthur Melin erano due amici di vecchia data che decisero negli anni cinquanta di creare una ditta, la Wham-O, per produrre giocattoli in California. Il primo grande successo fu lo Hula-hoop: ispirato a giocattoli già esistenti in Australia, deve il suo nome a una danza tipica delle Hawaii (la hula), che ricorda nei movimenti il gioco di bacino e anca che faceva divertire i ragazzi che utilizzavano il giocattolo (una struttura a forma di cerchio da muovere col corpo per non farla cadere, provocando una sorta di divertente danza). In soli due anni furono venduti 100 milioni di esemplari. Evidentemente i cerchi portavano fortuna ai due americani in quanto sempre in quel periodo brevettarono, anche qui modificando giochi già esistenti, il fresbee, un giocattolo sferico da lanciare per fargli compiere evoluzioni nell’aria. Fu un altro grande successo

- Regia: Pino Quartullo
- Attori: Alessandro Gassman – Federico, Lucrezia Lante della Rovere – Petra, Francesca D’Aloja – Isabella, Pino Quartullo – Massimiliano, Vittorio Gassman – Sessuologo, Pietro De Silva, Luca Barcellona, Nadia Rinaldi, Francesca Loriga, Patrizia Loreti, Carolina Salomé, Giuseppe Pianviti, Marco Minetti
- Soggetto: Pino Quartullo
- Sceneggiatura: Pino Quartullo
- Fotografia: Roberto Meddi
- Musiche: Sergio Cammariere, Stefano Reali, Massimo Nunzi
- Montaggio: Antonio D’Onofrio
- Scenografia: Mariangela Capuano
- Costumi: Ambra Danon
QUANDO ERAVAMO REPRESSI ITALIA 1992 Belli e ricchi, i coniugi Federico e Isabella sembrano già annoiati dal sesso: lei è diventata scostante se non inerte, lui è distratto e senza inventiva. Un sessuologo consiglia alla coppia di ricominciare, con pazienza e tenerezza: i due, invece, visti i risultati, pensano di approfittare di un annuncio economico, in cui Petra e Massimiliano si offrono per incontri gioiosi. Tanto Isabella e Federico sono un po’ “blasé”, tanto gli altri (gestori di una jeanseria e sempre in mezzo a giovani) appaiono estrosi e inesauribili. Incontratisi in una vecchia locanda in piena campagna, tra i quattro cominciano approcci vari, accompagnati da un gran straparlare, soprattutto ad opera di Massimiliano, che vanta larghe e disinvolte esperienze e si è portato dietro una valigia con numerosi aggeggi come coadiuvante per tutti. Si scopre, poi, che le due giovani donne già si conoscevano (erano nella stessa squadra sportiva e Petra tenta di ripetere con Isa certi insoliti approcci, come era usa fare anni prima nelle docce e negli spogliatoi) e che i due uomini, mentre “provano” a parte, in una delle due camere, anomale reazioni prima dell’imminente partita a quattro, rischiano l’insorgere di impulsi fra di loro. Dopo la baldoria finale, con conseguente spossatezza degli interessati, costoro se ne tornano a casa, dopo aver deciso di comune accordo di passare un anno e mezzo a “digiuno”. Così, mentre Petra e l’amica (messe insieme) si compensano ingozzandosi golosamente di cibo, Federico e Massimiliano si riempiono di litri di acqua e intanto gestiscono ambedue la jeanseria. Alla data stabilita i quattro si incontrano di nuovo nella vecchia locanda. Il desiderio si è riacceso. Vicino c’è un bel laghetto e il sole è caldo. Le due coppie si ricompongono, sicure che l’esperienza fatta ha rinvigorito le radici e i lampi dell’amore.
“La Via dei Romei” è la registrazione di uno spettacolo dal vivo tenutosi a Ravenna il 16 e 17 dicembre 1996, una favola musicale, testi e musiche di Ambrogio Sparagna un musicista ed etnomusicologo tra i più importanti della “nuova musica popolare italiana”. Le canzoni le ballate ed i brani strumentali sono ispirati alla tradizione della nostra musica popolare e contadina. In questa opera si avvale della voce di Lucilla Galeazzi (che ricordo ancora volentieri nei suoi trascorsi con Giovanna Marini) e della partecipazione di Francesco De Gregori nel ruolo di cantastorie. La storia narra di Crispino e Procopio , due poveri contadini divenuti ladri per necessità, che stanchi di derubare i viandanti decidono d’intraprendere lungo la Via dei Romei la ricerca di una mitica “Città d’oro” di cui sono venuti a conoscenza. Un gran bel disco che si ascolta volentieri.

La via dei Romei – cred mediateca
- Registrazione dal vivo della favola musicale omonima.
- Libretto di 16 pagine con testi delle canzoni, crediti, fotografie, nte di presentazione e trama dell’opera.
- Foto di Francesca Gobbi .
- Grafica di Mario Scardala e Daniela boccadoro.
- Registrato presso il Teatro Alighieri, Ravenna, 16-17 Dicembre 1996, da Robetro Chinellato.
- Mixato presso lo Studio D della BMG Ricordi, Roma, da Paolo Venditti.
- “Trombanè”, “Ballo di Procopio e Crispino” e “Tamburello solo” sono strumentali – “Diventati più poveri di prima”, “Scampati dalla rabbia del mago” e “Il male è passato” sono momenti di sola narrazione.
Il guardiano del faro – Sergio Bambarén
Sulla selvaggia costa del Cile meridionale, un faro abbandonato diventa la “casa del cuore” per un vecchio ammiraglio, un surfista e una ragazza. Persone diverse per età, sesso e tradizioni, ma unite dagli stessi sogni e dallo stesso affetto per quel luogo che ha visto nascere amori di ieri e amicizie di oggi. E proprio grazie alla luce dell’antica torre, capace di fendere la nebbia e superare i muri di cristallo del cuore, i tre compagni di avventure troveranno la via verso la felicità¿ Ancora una volta, Sergio Bambarén ci regala un inno alla vita e alla libertà interiore, in cui l’innocenza della giovinezza si intreccia con la saggezza della maturità.
Sergio Bambarén, è un autore australiano, nato in Perù e vissuto molti anni negli Stati Uniti. Esperto surfista, sensibile alle battaglie ecologiste per la salvaguardia dei mari, ha scritto libri di grande successo, il primo dei quali, Il Delfino, è diventato un piccolo classico. La conoscenza dell’ambiente marino e la volontà di salvaguardare i cetacei hanno reso Sergio Bambarén vicepresidente dell’Organizzazione Ecologica Mundo Azul (Blue World), e lo hanno spinto a viaggiare continuamente, nello sforzo costante di preservare gli oceani e le creature che li abitano.
La copertina, l’artwork e le fotografie dell’album sono opera del pittore e fotografo Julian Schnabel. La figura femminile rappresentata sulla copertina è sua figlia Stella, all’epoca fidanzata con Frusciante.
- Formazione
- Anthony Kiedis – voce
- John Frusciante – chitarra, pianoforte, tastiera, sintetizzatore, cori
- Flea – basso, contrabbasso, tromba, armonica, cori; chitarra aggiuntiva (traccia 4)
- Chad Smith – batteria, percussioni
By the Way è l’ottavo album in studio del gruppo musicale statunitense Red Hot Chili Peppers, pubblicato il 9 luglio 2002 dalla Warner Bros. Records.
Si tratta del loro terzo lavoro per vendite (8 milioni di copie), dopo Californication e Blood Sugar Sex Magik. Negli Stati Uniti è stato premiato con due dischi di platino.
Dopo il grande successo di Californication, il gruppo decide di incidere un disco nettamente diverso rispetto ai precedenti continuando comunque l’evoluzione “mainstream” e melodica iniziata con Californication: così, nel 2002, esce By The Way, la prima edizione in vinile in 2 LP e poi successivamente verrà masterizzato in Compact Disc. Anthony scrive nella sua autobiografia Scar Tissue: “Scrivere By the Way, il nostro album seguente fu un’esperienza totalmente diversa da Californication. John era tornato se stesso e traboccava fiducia.”
L’album riscuote ancora una volta un gran successo di pubblico, come dimostrano i passaggi radio della stessa title track o di The Zephyr Song, ma scontenta i vecchi fan, ancora radicati al vecchio stile funk del gruppo; stile peraltro ancora presente, in versione modernizzata e meno ruvida, in brani come Can’t Stop, Throw Away Your Television, o con contaminazioni ska (On Mercury) e psichedeliche (This Is the Place). Le sonorità meno ruvide sono scaturite da un momento di forte crisi affettiva di Anthony Kiedis, appena uscito da una lunga relazione sentimentale. Inoltre, più forte è stata l’influenza del chitarrista John Frusciante per la creazione delle sonorità del disco. Tirando le somme, By The Way è un album valido dal punto di vista tecnico. Il pop-rock inconcepibile nei primi album per una band che della fisicità e del crossover faceva la sua forza, ha qui trovato la sua evoluzione tecnica che era nata a partire dal più convincente Californication. L’album è stato sicuramente influenzato dal sound dei ’70 tanto amato da Frusciante, che si rende ancora una volta protagonista grazie ai cori e alla sua chitarra, dalla quale riesce a sprigionare melodie semplici ma allo stesso tempo molto efficaci. Ed è proprio qui che sta l’abilità di John, un musicista completo che si offre nell’uso di sintetizzatori e tastiere (Warm Tape). L’edizione giapponese di By The Way contiene anche l’inedita Time.

Se mangi una pesca e poi levi la parola pesca Quello che rimane è meraviglia Quello che rimane è una scoperta E così se ti do un bacio E poi levo la parola bacio Quello che rimane è meraviglia Come prendere il sole su una spiaggia bianca Quante parole bisogna stare Attenti alle parole
- 01/07/2002 – Al via oggi le fasi finali della quindicesima edizione di Rock Targato Italia
Inoltre, tra oggi e domani, sempre all’Università Bocconi, sono in programma, alle ore 21 in Aula Magna, eventi musicali e non che vedranno la partecipazione di ospiti d’eccezione: per stasera, in programma, c’é l’esibizione dei The March (duo dell’ex cantante dei Soon Odette Di Maio), la presentazione del progetto One Giant Leap (vedi news), del libro “A farewell to beat” di Luca Faccini, un omaggio ad Andrea Pazienza ed il conferimento a Tricarico del premio “Clip Targato Italia” per il video de “La pesca”, mentre domani si terrà uno spettacolo al quale parteciperanno Stefano Dall’Ermellina, Fabrizio Emigli, Luca Maggiore e Susanna Parigi, organizzato con il contributo della rivista “L’isola che non c’era”. Per quanto riguarda, invece, l’attivita puramente live, gli appuntamenti sono fissati per i prossimi 3, 4, 5 e 6 luglio, quando sulle assi del locale milanese Indian’s Saloon si alterneranno le band finaliste delle selezioni nazionali tenutesi nei mesi scorsi. Ecco, gruppo per gruppo, il cartellone delle quattro serate:
- LUNEDÌ 15/07/2002 – LUCCA SUMMER FESTIVAL Piazza Napoleone
Non c’è bisogno di effetti speciali, non c’è bisogno di orpelli né di trovate originali, basta un uomo, con la sua band e la sua musica per riempire tutto lo spettro del necessario, per colmare i desideri di tutta una piazza. Quella piazza è il cuore del Lucca Summer Festival e quell’uomo è David Bowie che gli effetti speciali li trova dentro sé stesso, scaturigine di meraviglie e invenzioni eccellenti. … Forse, più semplicemente, arrivano da remoti luoghi siderali. L’uomo che cadde sulla Terra li frequenta da consumato viaggiatore alieno ed è la nostra guida; “Starman”, “Life on Mars”, “Ziggy Stardust” sono tappe imprescindibili di un percorso tra rock e fantascienza. Il Duca Bianco è in gran forma, è rilassato, sorridente, divertito, come uno stregone buono conscio della potenza dei propri incantesimi, come un monarca illuminato che governa con talento ed esperienza il proprio regno, il palco. Il tempo di sognare, volare e ballare, il tempo di “Heroes”, “Changes”, “Ashes to Ashes”, “Fame” e “Let’s Dance” ed ecco che l’unica tappa italiana del 2002 scappa via, portandosi dietro, purtroppo, una delle ultime esibizioni live di David Bowie nel nostro Paese.
- la-nazione_19.pdf